USA-Ucraina, accordo strategico sui minerali: intesa in dirittura d’arrivo per risorse critiche e cooperazione industriale

RedazioneRedazione
| 18/04/2025
USA-Ucraina, accordo strategico sui minerali: intesa in dirittura d’arrivo per risorse critiche e cooperazione industriale

In cambio del supporto militare garantito a Kyiv negli ultimi tre anni, Washington potrebbe ottenere accesso privilegiato alle risorse minerarie ucraine. In gioco ci sono litio, grafite, titanio e infrastrutture energetiche. Nessuna garanzia di sicurezza prevista nell’accordo.

La partita strategica tra Washington e Kyiv si sposta dal fronte bellico a quello economico. Secondo quanto comunicato da fonti ufficiali ucraine e statunitensi, come riportato da Reuters, è in fase avanzata la negoziazione di un accordo bilaterale per l’accesso e la valorizzazione delle risorse minerarie ucraine, che potrebbe essere firmato entro la fine della prossima settimana. La bozza dell’intesa rappresenta uno snodo cruciale per i futuri equilibri economici tra Stati Uniti e Ucraina, in un contesto di raffreddamento dell’entusiasmo politico americano verso la prosecuzione illimitata degli aiuti militari a Kyiv.

Minerali strategici per l’industria e la transizione energetica

L’Ucraina dispone di ampi giacimenti di minerali critici, tra cui litio, grafite, titanio, uranio e terre rare. Questi materiali sono considerati essenziali per le tecnologie verdi, la microelettronica, le batterie e la difesa. Per gli Stati Uniti – impegnati in una guerra commerciale e tecnologica con la Cina, primo produttore mondiale di terre rare – l’accesso privilegiato a tali risorse rappresenta una mossa strategica per ridurre la dipendenza da forniture estere ostili.

Secondo una bozza dell’accordo esaminata da Reuters, il memorandum prevede che le entrate derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti da parte di società pubbliche e private ucraine confluiscano in un fondo congiunto di investimento USA-Ucraina. Tale fondo servirà sia per finanziare lo sviluppo minerario, sia per sostenere la ricostruzione del Paese dopo l’invasione russa.

Dialogo politico difficile, ma ripreso: il ruolo del memorandum

Il memorandum d’intesa rappresenta un primo passo verso l’accordo definitivo, previsto per la fine di aprile. Il documento è stato descritto come un “segnale positivo” per rilanciare le relazioni bilaterali, messe a dura prova in febbraio, quando un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca si era concluso in maniera conflittuale.

In quell’occasione, Washington aveva sospeso temporaneamente il flusso di intelligence a Kyiv, fondamentale per le operazioni militari contro l’occupazione russa. La ripresa del dialogo, culminata nel viaggio previsto del primo ministro ucraino Denys Shmyhal a Washington, mira ora a rifondare la cooperazione economica come garanzia implicita del sostegno strategico statunitense.

Washington senza garanzie militari, ma con ritorni economici

L’accordo sui minerali – se confermato – non includerebbe impegni formali da parte statunitense per nuove garanzie militari o per l’adesione dell’Ucraina alla NATO, aspetto ancora centrale per Kyiv. Il governo ucraino, tuttavia, sembra puntare sull’interdipendenza economica come leva per ancorare gli Stati Uniti a un coinvolgimento continuativo, seppur più selettivo, nel conflitto in corso e nella ricostruzione post-bellica.

Per Washington, la strategia è chiara: trasformare il supporto militare pregresso in un accesso esclusivo a risorse economiche critiche, consolidando la propria posizione come partner economico dominante nella futura Ucraina ricostruita.

Il quadro giuridico ed economico: tra recovery e condizionalità

L’accordo potrebbe costituire un precedente giuridico rilevante nella prassi delle relazioni bilaterali post-conflitto: gli aiuti militari vengono riconvertiti in diritti economici esclusivi, introducendo una forma moderna di “restituzione strategica” attraverso lo sfruttamento di asset naturali. Secondo fonti vicine alla negoziazione, l’intesa potrebbe includere anche la gestione congiunta di infrastrutture per il transito del gas naturale, aggiungendo una componente energetica all’accordo.

L’accordo in corso di finalizzazione tra Stati Uniti e Ucraina segna un passaggio paradigmatico nella gestione dei conflitti e delle alleanze contemporanee: dalla difesa sul campo al partenariato economico, passando per la valorizzazione strategica delle risorse naturali. La posta in gioco non riguarda solo la ricostruzione ucraina, ma anche il posizionamento degli Stati Uniti nelle filiere globali delle materie prime strategiche, in un’epoca di crescente frammentazione geopolitica e concorrenza sistemica.

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