L’Unione Europea si appresta a chiudere l’indagine su Apple relativa alle restrizioni imposte sulle opzioni dei browser per gli utenti dei suoi dispositivi. Secondo fonti vicine al dossier, come riporta Reuters, la Commissione Europea non prevede di imporre sanzioni all’azienda di Cupertino, segnando un punto di svolta nel lungo confronto tra Apple e le autorità di regolamentazione europee.
L’indagine dell’UE su Apple
L’inchiesta era stata avviata nell’ambito del Digital Markets Act (DMA), la nuova legislazione dell’UE volta a limitare il potere delle grandi piattaforme tecnologiche e a garantire una maggiore concorrenza nel settore digitale. L’indagine mirava a verificare se Apple avesse imposto restrizioni che limitavano la libertà di scelta degli utenti sui browser, favorendo il proprio Safari rispetto a concorrenti come Google Chrome, Mozilla Firefox e Microsoft Edge.
Le autorità europee avevano esaminato la politica di Apple che obbligava gli sviluppatori a utilizzare il suo motore WebKit per le versioni iOS dei loro browser. Questo requisito è stato criticato da molte aziende, che lo hanno definito una barriera all’innovazione e alla concorrenza.
Perché la Commissione ha deciso di chiudere l’indagine?
Secondo le fonti, la decisione dell’UE di archiviare il caso è legata alle modifiche apportate da Apple per adeguarsi alle nuove normative del DMA. Recentemente, la società ha annunciato l’apertura del suo ecosistema, consentendo agli sviluppatori di offrire browser con motori di rendering diversi da WebKit su iOS. Questa mossa potrebbe aver convinto la Commissione che non ci fosse più motivo di procedere con l’indagine.
Chiudere il caso senza sanzioni rappresenterebbe una vittoria per Apple, che negli ultimi anni è stata oggetto di diverse indagini da parte dell’UE per presunte pratiche anticoncorrenziali. L’azienda aveva già affrontato multe significative, come quella da 1,8 miliardi di euro inflitta dalla Commissione per restrizioni sullo streaming musicale.
Implicazioni per il mercato e per gli sviluppatori
La decisione dell’UE potrebbe avere un impatto significativo sul settore dei browser e sullo sviluppo di applicazioni per dispositivi Apple. Consentire agli sviluppatori di scegliere motori di rendering alternativi potrebbe portare a una maggiore diversità nell’offerta di browser su iPhone e iPad, offrendo agli utenti più opzioni in termini di velocità, sicurezza e funzionalità.
Tuttavia, alcuni critici sostengono che l’archiviazione dell’indagine sia una concessione eccessiva a Apple, sostenendo che l’azienda continui a esercitare un controllo eccessivo sul proprio ecosistema. Alcuni sviluppatori hanno infatti espresso dubbi sulla reale apertura della piattaforma, sottolineando che altre politiche di Apple potrebbero comunque limitare la concorrenza.
I rapporti tra Bruxelles e Apple
La chiusura dell’indagine sull’Apple Browser Choice potrebbe segnare un punto di svolta nei rapporti tra Bruxelles e il colosso tecnologico statunitense. Tuttavia, resta da vedere come Apple implementerà i cambiamenti annunciati e se questi saranno sufficienti per soddisfare le autorità europee e i concorrenti nel lungo termine.