Expo 2025 Osaka-Kansai: il mondo si riunisce per raccontare il futuro tra droni volanti, robot umanoidi e meteoriti marziane

RedazioneRedazione
| 12/04/2025
Expo 2025 Osaka-Kansai: il mondo si riunisce per raccontare il futuro tra droni volanti, robot umanoidi e meteoriti marziane

Oltre 129 Paesi e territori riuniti su un’isola artificiale per immaginare la mobilità, la scienza e la tecnologia dei prossimi decenni.

L’isola artificiale di Yumenoshima, nel cuore della baia di Osaka, si prepara a diventare il centro del mondo. Domenica, 13 aprile, si apriranno ufficialmente i cancelli della Expo 2025 Osaka-Kansai, una delle esposizioni universali più attese degli ultimi decenni, con un focus ambizioso: offrire ai visitatori una finestra concreta sul futuro.

Con 129 Paesi e regioni partecipanti e oltre 27 padiglioni giapponesi, l’Expo mette in scena le ultime frontiere della mobilità sostenibile, dell’intelligenza artificiale, della robotica, della ricerca spaziale e delle culture emergenti, in un evento che mescola innovazione tecnologica e diplomazia culturale.

Il futuro prende il volo: debutto dei veicoli a decollo verticale

Tra i momenti più spettacolari della preview riservata alla stampa, spicca il volo dimostrativo di un velivolo a decollo verticale (eVTOL) realizzato dalla start-up giapponese SkyDrive Inc., con sede nella prefettura di Aichi.

Il velivolo a tre posti – lungo circa 11 metri – ha volato per circa quattro minuti a cinque metri di altezza, dimostrando la concretezza della mobilità aerea urbana. Alimentato da una singola carica e pilotabile da remoto, rappresenta una delle tecnologie su cui il Giappone scommette per decongestionare le città e ridefinire il trasporto nei prossimi decenni.

“Vogliamo che il pubblico si avvicini a questo mezzo come a una vera alternativa per il futuro,” ha dichiarato il CEO di SkyDrive, Tomohiro Fukuzawa.

Robot umanoidi e intelligenza artificiale in chiave culturale

Il Padiglione della Cina ha attirato l’attenzione grazie alla presenza di un robot umanoide dotato di intelligenza artificiale, capace di interagire con i visitatori in cinese e in inglese, rispondendo a domande, salutando e stringendo mani. Il design esterno del padiglione richiama le tradizionali strisce di bambù per la scrittura, un connubio tra storia e tecnologia.

La vera attrazione del padiglione cinese, però, sarà l’esposizione – ancora in fase di allestimento – dei primi campioni raccolti dalla faccia nascosta della Luna, portati sulla Terra dalla missione Chang’e 6.

Viaggi spaziali e meteoriti: gli USA e il Giappone puntano in alto

Il Padiglione degli Stati Uniti, modellato come l’interno di un razzo, porta i visitatori in un viaggio immersivo tra stazioni spaziali e superfici lunari, grazie a proiezioni a schermo gigante. Tra i pezzi più pregiati, un frammento lunare di 118 grammi, riportato a casa da una missione con equipaggio del 1972.

Nel Padiglione del Giappone, invece, è esposta una meteorite marziana recuperata nel 2000 da una missione di ricerca antartica. Il reperto, che misura quasi 30 cm, contiene un minerale d’argilla che può formarsi solo in presenza d’acqua – una prova ulteriore dell’antico passato umido del Pianeta Rosso.

Gundam in scala reale e sogni per le nuove generazioni

Non poteva mancare un simbolo della cultura pop giapponese: una statua a grandezza naturale di Gundam, alta 17 metri, accoglie i visitatori davanti al padiglione di Bandai Namco. Il progetto “Gundam Next Future” vuole ispirare i giovani a guardare con interesse verso tecnologia, robotica e spazio.

“Speriamo che i bambini trovino qui ispirazione per sognare in grande,” ha affermato il presidente di Bandai Namco, Yuji Asako.

I Paesi emergenti protagonisti nei padiglioni “Commons”

Oltre il 60% dei Paesi partecipanti ha scelto di esporre nei “Commons”, padiglioni condivisi dedicati ai Paesi in via di sviluppo. Sono cinque in tutto, suddivisi per macroaree: Africa, Asia, America Centrale e Meridionale.

Ogni spazio punta a raccontare l’identità culturale, le opportunità economiche e le attrazioni turistiche delle nazioni partecipanti. Tra i più suggestivi, il Kyrgyzstan, che ha ricreato una tenda nomade centroasiatica, e lo Zimbabwe, dove i visitatori possono simulare la visita alle Victoria Falls in realtà virtuale.

Tuttavia, alcune installazioni sono ancora incomplete: diversi Paesi non hanno ancora ricevuto i materiali espositivi, ma gli organizzatori assicurano che ritardi dell’ultimo minuto sono frequenti nelle esposizioni universali.

Un evento che fonde soft power, tecnologia e visione globale

L’Expo 2025 non è solo una vetrina di tecnologie futuristiche: è un palcoscenico di diplomazia culturale, innovazione economica e cooperazione internazionale. Tra robot, meteoriti e droni urbani, il vero cuore dell’esposizione resta la capacità di raccontare il domani attraverso il contributo di ogni Paese.

E da Osaka, il futuro sembra davvero più vicino di quanto immaginiamo.

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