Il Consiglio per la Concorrenza della Turchia ha annunciato l’apertura di un’indagine su Apple e altre quattro aziende locali – Destek Bilisim, Easycep Bilisim, Getmobil Technology e HB Bilisim – per sospette interferenze nei prezzi di vendita dei loro rivenditori.
Dettagli dell’Indagine
L’inchiesta mira a determinare se queste società abbiano influenzato in modo improprio i prezzi applicati dai loro rivenditori, una pratica che, se confermata, violerebbe le normative turche sulla concorrenza. L’annuncio è stato dato oogi, 27 marzo, evidenziando l’impegno dell’autorità turca nel garantire un mercato equo e competitivo.
Precedenti Azioni Antitrust in Turchia
Non è la prima volta che la Turchia prende misure contro colossi tecnologici per questioni legate alla concorrenza:
- Dicembre 2024: L’autorità antitrust turca ha multato Google per 2,61 miliardi di lire turche (circa 75 milioni di dollari) per abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi di ad server. Google è stata accusata di favorire la propria piattaforma SSP a discapito dei concorrenti.
- Novembre 2024: Sono state avviate indagini su Mastercard e Visa riguardo alle loro attività in Turchia, focalizzandosi su schemi di sconti e incentivi che potrebbero violare le leggi sulla concorrenza.
- Marzo 2025: Un’indagine è stata aperta nei confronti di fornitori di servizi video on-demand, tra cui Netflix, Disney+ e Amazon, per possibili violazioni delle leggi sulla concorrenza attraverso accordi esclusivi e altre pratiche restrittive.
Implicazioni per Apple e il mercato turco
L’apertura di questa indagine su Apple e le altre aziende locali sottolinea la crescente attenzione delle autorità turche verso le pratiche commerciali delle multinazionali tecnologiche. Se le accuse saranno confermate, potrebbero seguire sanzioni significative e l’imposizione di misure correttive per garantire una concorrenza leale nel mercato turco.
Proteggere i consumatori
L’iniziativa del Consiglio per la Concorrenza della Turchia riflette una tendenza globale verso un maggiore controllo sulle pratiche delle grandi aziende tecnologiche, con l’obiettivo di proteggere i consumatori e mantenere mercati competitivi. Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi di questa indagine e le eventuali ripercussioni sul panorama tecnologico e commerciale in Turchia.