World Liberty Financial (WLFI), la piattaforma di finanza decentralizzata sostenuta da Donald Trump e dalla sua famiglia, ha annunciato il lancio della sua stablecoin USD1, un token ancorato al dollaro statunitense. Con questa mossa, WLFI entra nel mercato sempre più affollato delle stablecoin, dominato da giganti come Tether (USDT) e Circle’s USDC.
Un nuovo attore nel settore delle stablecoin
USD1 sarà garantita da titoli di Stato USA a breve termine, depositi in dollari e altre riserve liquide, assicurando stabilità e trasparenza agli investitori. Il token sarà disponibile inizialmente sulle blockchain Ethereum e Binance Smart Chain, con possibili espansioni future.
“USD1 offre ciò che i progetti crypto algoritmici e anonimi non possono garantire: l’accesso alla potenza della DeFi, con il supporto e la sicurezza dei nomi più rispettati della finanza tradizionale”, ha dichiarato Zach Witkoff, co-fondatore di World Liberty Financial. Secondo Witkoff, questa stablecoin è destinata a diventare uno strumento strategico per transazioni transfrontaliere sicure, attirando investitori istituzionali e fondi sovrani.
La rapida ascesa di World Liberty Financial
Dalla sua fondazione nell’ottobre 2024, WLFI ha raccolto oltre 550 milioni di dollari attraverso due vendite di token, di cui 250 milioni annunciati la scorsa settimana. Il progetto, che si definisce una banca crypto, ha attirato più di 85.000 investitori verificati e importanti finanziatori, tra cui il fondatore di Tron, Justin Sun, che ha investito 75 milioni di dollari nel progetto a gennaio.
Secondo fonti ufficiali, entità legate alla famiglia Trump potrebbero ricevere fino al 75% dei profitti netti della società. Nel frattempo, l’amministrazione Trump ha accelerato la propria agenda sulle criptovalute: all’inizio di marzo, il presidente ha firmato un ordine esecutivo per la creazione di una riserva strategica di Bitcoin, mentre il responsabile AI e crypto della Casa Bianca, David Sacks, ha recentemente venduto oltre 200 milioni di dollari in asset digitali per evitare conflitti di interesse.
Stablecoin e il dominio del dollaro USA
Le stablecoin stanno diventando una parte fondamentale del sistema finanziario globale, usate per scambi su piattaforme centralizzate e decentralizzate, nonché come garanzia nella DeFi. La loro crescente adozione è vista come una strategia per mantenere la supremazia del dollaro USA nell’economia mondiale.
A questo proposito, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato durante il White House Crypto Summit di marzo che “il dollaro rimarrà la valuta di riserva dominante nel mondo e useremo le stablecoin per farlo”. Anche Donald Trump, intervenuto al Digital Asset Summit di New York, ha affermato che il settore crypto porterà a una “esplosione di crescita economica” e rafforzerà il dominio del dollaro.
Verso una regolamentazione delle stablecoin?
Negli Stati Uniti, la regolamentazione delle stablecoin è vista come la priorità più immediata nell’agenda legislativa sulle criptovalute. Il GENIUS Act, una proposta di legge per regolamentare le stablecoin, ha recentemente ottenuto il sostegno bipartisan al Senato. Se approvata, molte banche tradizionali potrebbero iniziare a emettere le proprie stablecoin, sfruttando la tecnologia per rendere i pagamenti più veloci, economici e trasparenti.
Con l’ingresso di WLFI e USD1, il mercato delle stablecoin diventa ancora più competitivo. Resta da vedere se il progetto legato a Trump riuscirà a imporsi tra i leader del settore e se sarà in grado di superare le sfide normative e politiche che lo attendono.