La startup cinese di guida autonoma WeRide, sostenuta da Nvidia e quotata al Nasdaq, accelera l’espansione globale. Ma le incertezze normative e i costi elevati frenano la corsa verso la redditività.
Crescita globale e forti investimenti, ma perdite in aumento
WeRide, uno dei principali attori globali nel settore della guida autonoma, ha dichiarato di puntare a raggiungere la redditività entro cinque anni, nonostante le perdite in crescita e un contesto normativo internazionale ancora poco definito.
Nel 2024, l’azienda ha registrato perdite per 2,5 miliardi di RMB (circa 350 milioni di dollari), in aumento rispetto agli 1,9 miliardi di RMB del 2023. Tuttavia, WeRide afferma di essere più efficiente rispetto ad altri concorrenti quotati nel settore della guida autonoma.
Un modello tecnologico che punta alla scala
Fondata a Guangzhou nel 2017 da Tony Han, ex scienziato capo di Baidu, WeRide ha scelto di non produrre direttamente veicoli, ma di sviluppare hardware e software proprietari per robotaxi, autobus autonomi, furgoni e veicoli industriali.
Tra le tecnologie sviluppate:
- Sistemi di guida autonoma di livello 4
- Mappatura e percezione ambientale in tempo reale
- Integrazione con GPU Nvidia
- Veicoli progettati su misura in partnership con Geely
Espansione internazionale e progetti pilota in Europa
WeRide ha già lanciato servizi di robotaxi e robo-bus in Cina, Francia, Svizzera, Singapore e Abu Dhabi, spesso con il supporto delle autorità locali.
L’azienda collabora anche con Uber negli Emirati Arabi per offrire servizi di mobilità autonoma.
Progetti attivi includono:
- Navette autonome su strade pubbliche a Valence, in Francia
- Autobus a guida autonoma con safety driver all’aeroporto di Zurigo
- Test con pubblico a bordo in diverse città cinesi
“Il modello è sostenuto da enti pubblici. Quando i costi operativi scenderanno, potremo offrire trasporto urbano gratuito,” ha dichiarato Han.
I freni alla redditività: regolamenti e accettazione pubblica
Secondo Han, la reddititività dipenderà da tre fattori principali:
- Velocità della regolamentazione dei veicoli autonomi da parte dei governi
- Disponibilità dei partner commerciali ad adottare la tecnologia
- Accettazione sociale della guida senza conducente
L’analista Lu Daokuan (S&P Global Mobility) stima che la maggior parte delle aziende robotaxi cinesi non sarà redditizia prima del 2028, a causa degli elevati costi di R&S, software e manutenzione.
Tecnologia di frontiera e supply chain in evoluzione
Un punto di forza di WeRide è la riduzione dei costi lungo tutta la filiera, dai sensori lidar ai chip. Il modello di robotaxi sviluppato con Geely è costruito appositamente per l’autonomia, con costi inferiori rispetto ai veicoli adattati.
Inoltre, l’azienda usa processori e software Nvidia, che ne detiene anche lo 0,68% del capitale, secondo quanto emerso prima dell’IPO da 441 milioni di dollari conclusa al Nasdaq nell’ottobre 2024.
WeRide tra sfida tecnologica e sostenibilità del modello
WeRide rappresenta una delle realtà più avanzate nella corsa alla mobilità autonoma. Ma come per tutti i pionieri, la sfida è doppia: tecnologica e normativa. Solo con un quadro regolatorio chiaro e una maggiore adozione commerciale potrà trasformare innovazione in profitto, mantenendo la leadership nel settore.