WeBank, quale sara’ il suo coinvolgimento nello sviluppo dell’infrastruttura Web3 di Hong Kong

RedazioneRedazione
| 03/02/2025
WeBank, quale sara’ il suo coinvolgimento nello sviluppo dell’infrastruttura Web3 di Hong Kong

Henry Ma, Chief Information Officer di WeBank, ha dichiarato che WeBank sarà “fortemente coinvolta” nello sviluppo dell’infrastruttura Web3 di Hong Kong.

WeBank attraverso la sua nuova filiale di Hong Kong sta sfruttando l’espansione del mercato Web3 della città, anche per proseguire la sua affermazione come hub di asset virtuali.
WeBank Technology Services sara’ “profondamente coinvolta” nello sviluppo dell’infrastruttura Web3 della città, ha dichiarato Henry Ma, che ha proseguito: “Penso che Hong Kong abbia bisogno di un’infrastruttura Web3 robusta e favorevole alle autorità di regolamentazione”.

Chi e’ WeBank

Fondata da Tencent e altre aziende cinesi nel 2014, WeBank, con sede a Shenzhen, è il più grande prestatore online della Cina e il decimo unicorno più grande del mondo, del valore di 235 miliardi di yuan (US $ 32,4 miliardi di dollari), secondo un rapporto dell’Hurun Research Institute.
A Hong Kong WeBank ha al momento 30 dipendenti, ma i suoi piani sono quelli di espandere il team nel 2025 arrivando anche a 100 risorse.

Le attivita’ strategiche

Oltre al digital banking, WeBank gestisce anche una piattaforma blockchain open source denominata FISCO BCOS, che la società ha detto a dicembre di aver più di 500 casi d’uso in Cina in tutti i settori, tra cui finanza, servizi governativi e istruzione.
“Mentre la verifica dei dati rimane l’applicazione blockchain più sostanziale per queste industrie sulla terraferma, il vero potenziale della tecnologia risiede nelle risorse digitali. Senza queste risorse, l’attuale ruolo della blockchain come “database aziendale attendibile” genera un valore limitato”, ha affermato Henry Ma.
“Ecco perché penso che, con la tecnologia che abbiamo accumulato nel corso degli anni, Hong Kong ci offra maggiori opportunità”, ha detto Ma.
La Cina ha mantenuto una stretta supervisione delle attività legate alla criptovaluta sulla terraferma, mentre tentava di promuovere l’uso della tecnologia blockchain.
Hong Kong, tuttavia, ha un implicito semaforo verde da Pechino per sviluppare la sua industria degli asset virtuali.
A Hong Kong, WeBank prevede di esplorare opportunità in aree come le risorse del mondo reale, che comportano la tokenizzazione di beni fisici come le opere d’arte per renderli digitalmente scambiabili.

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