TSMC nel mirino degli Stati Uniti: indagine da miliardi per presunta violazione delle restrizioni su Huawei

RedazioneRedazione
| 09/04/2025
TSMC nel mirino degli Stati Uniti: indagine da miliardi per presunta violazione delle restrizioni su Huawei

Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), leader mondiale nella produzione di chip avanzati, è al centro di un’indagine federale da parte del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, come riporta in esclusiva Reuters. Al centro del caso, la presunta violazione delle normative sul controllo delle esportazioni legate alla produzione di semiconduttori per aziende cinesi, tra cui una riconducibile indirettamente a Huawei.

Il caso: chip per Sophgo, ma disegno Huawei

Secondo fonti a conoscenza del dossier, l’inchiesta riguarda la fornitura da parte di TSMC di chip per l’azienda cinese Sophgo, i cui design sarebbero simili al processore Ascend 910B sviluppato da Huawei. Huawei è sottoposta a restrizioni commerciali da parte degli Stati Uniti dal 2019, il che impedisce alle aziende che utilizzano tecnologia americana di fornire componenti senza autorizzazione.

Sanzioni potenziali superiori a 1 miliardo di dollari

Le normative statunitensi prevedono sanzioni fino al doppio del valore delle transazioni illecite. Secondo le prime stime, TSMC avrebbe prodotto circa tre milioni di chip per Sophgo, esponendosi così a una multa potenziale superiore al miliardo di dollari, a seconda della valutazione finale del Dipartimento del Commercio.

TSMC: compliance e cooperazione in corso

L’azienda taiwanese ha dichiarato di rispettare pienamente tutte le leggi e regolamenti internazionali in materia di export control. In una nota ufficiale, TSMC ha ribadito di non avere rapporti diretti con Huawei dal settembre 2020 e ha confermato la propria collaborazione attiva con le autorità statunitensi per chiarire ogni aspetto dell’indagine.

Impatti geopolitici e minacce fiscali

L’indagine si colloca in un quadro di crescente pressione geopolitica tra Stati Uniti e Cina nel settore dei semiconduttori. In questo contesto, il ritorno del presidente Donald Trump ha ulteriormente inasprito i toni: in una recente dichiarazione, ha minacciato di imporre una tassa del 100% sui chip TSMC qualora l’azienda non dovesse aumentare significativamente la produzione sul suolo statunitense.

Rischi e scenari per il mercato globale dei semiconduttori

Il procedimento avviato contro TSMC potrebbe avere implicazioni profonde sull’intera catena globale di approvvigionamento dei semiconduttori. L’azienda rappresenta oggi un fulcro produttivo insostituibile per colossi come Apple, Nvidia e AMD, e una multa miliardaria o restrizioni operative potrebbero rimettere in discussione l’equilibrio tra capacità produttiva asiatica e rilocalizzazione negli USA.

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