La società legata al presidente Donald Trump presenta alla SEC un secondo filing per un ETF dedicato a Bitcoin ed Ethereum. Una mossa strategica in un mercato già dominato da asset manager globali, tra sfide regolatorie, branding politico e competizione sulla struttura delle commissioni.
Trump Media & Technology Group (TMTG), la società proprietaria del social network Truth Social e associata al presidente Donald Trump, ha ufficialmente depositato una nuova richiesta presso la U.S. Securities and Exchange Commission (SEC) per lanciare un ETF (Exchange-Traded Fund) che investa contemporaneamente in Bitcoin ed Ethereum, le due principali criptovalute per capitalizzazione.
Questa iniziativa rappresenta il secondo tentativo nel giro di due settimane da parte della società di entrare nel settore degli ETF crypto, dopo la presentazione del Truth Social Bitcoin ETF. Il nuovo fondo, denominato Truth Social Bitcoin & Ethereum ETF, mira a offrire un’esposizione combinata alle due criptovalute, con un’allocazione iniziale di 3 Bitcoin per ogni token Ethereum.
Uno scenario altamente competitivo
L’iniziativa di Trump Media si inserisce in un mercato già maturo e competitivo, dominato da player come BlackRock – il cui iShares Bitcoin ETF gestisce oltre 72,5 miliardi di dollari – e da altri operatori con economie di scala, esperienza regolatoria e posizionamento consolidato.
Secondo Bryan Armour, analista ETF presso Morningstar, “la vera sfida per ogni nuovo entrante è distinguersi: o attraverso commissioni estremamente competitive o grazie a un marchio riconoscibile”. Al momento, né il Truth Social Bitcoin ETF né il nuovo fondo duale hanno divulgato la propria struttura commissariale. I prodotti simili presenti sul mercato applicano in media una fee dello 0,12%.
Strategia di branding: l’elemento differenziante
Se sul piano strutturale il fondo proposto non si discosta in modo significativo dagli ETF crypto già approvati, la leva principale potrebbe essere il brand. Secondo Sui Chung, CEO di CF Benchmarks, “l’unicità del progetto risiede nel modo in cui sarà comunicato e distribuito”. L’ipotesi è che TMTG possa utilizzare la piattaforma Truth Social per raggiungere direttamente una base di investitori retail ideologicamente allineata, un approccio analogo a quello che lega brand come Apple al proprio azionariato affettivo.
Considerazioni normative e geopolitiche
L’annuncio arriva in un contesto normativo ancora fluido. La SEC ha mostrato una crescente apertura verso gli ETF basati su criptovalute spot, ma rimane attenta ai rischi sistemici, alla volatilità e alla trasparenza dei sottostanti. Inoltre, l’ingresso di un’entità fortemente politicizzata come Trump Media in un settore finanziario già sottoposto a regolamentazione stringente solleva quesiti sulla governance, sulla disclosure dei rischi e sull’indipendenza operativa del fondo.
Implicazioni di mercato e politiche industriali
Oltre al potenziale impatto finanziario, l’iniziativa evidenzia il crescente interesse politico per gli strumenti finanziari alternativi, in particolare in ambienti populisti o anti-establishment, che vedono nelle criptovalute un contraltare al sistema bancario e alla finanza centralizzata.
Dal punto di vista industriale, l’iniziativa rafforza un trend in crescita: la convergenza tra media, tecnologia, politica e finanza digitale, in cui asset class emergenti come le criptovalute diventano veicoli di investimento ma anche strumenti di posizionamento ideologico e culturale.
Il lancio di un ETF su Bitcoin ed Ethereum da parte di Trump Media potrebbe non rivoluzionare i fondamentali del mercato crypto, ma rappresenta un segnale importante dell’evoluzione in atto. La partita si giocherà su reputazione, accessibilità e capacità di attivare una community fidelizzata, più che sulla struttura tecnica del prodotto.
In un’epoca in cui la finanza si intreccia sempre più con l’identità politica e digitale, gli ETF possono diventare strumenti narrativi oltre che finanziari. E il caso Truth Social potrebbe esserne l’emblema.