L’IA è ormai centrale nel settore energetico: dieci aziende globali guidano questa transizione, utilizzando algoritmi e automazione per ridurre costi, migliorare l’efficienza e accelerare la sostenibilità in una sfida decisiva per il pianeta.
L’intelligenza artificiale accende l’energia del futuro
In un contesto globale che cambia rapidamente – anzi, che muta con urgenza sotto la pressione combinata della crisi climatica, delle transizioni tecnologiche e delle aspettative sociali – il settore energetico si ritrova dinanzi a un bivio: proseguire lungo un sentiero lineare e obsoleto, oppure abbracciare una nuova era, un’era guidata dall’intelligenza artificiale. E proprio l’IA – quella forza silenziosa, ma penetrante, quella mente digitale che apprende, prevede, corregge – si impone oggi come motore, come architrave, come spirito guida di questa trasformazione inarrestabile.
Efficienza operativa, sostenibilità ambientale, riduzione dei costi – sì, dei costi –, gestione predittiva e flessibilità delle reti: queste non sono parole vuote, non sono slogan tecnocratici, ma sfide concrete, sfide misurabili, sfide inevitabili. E con esse, promesse. Promesse di un’energia più giusta, più accessibile, più pulita.
È lungo questa traiettoria che si muovono le dieci aziende protagoniste di questa Top 10 internazionale – aziende diverse per storia, per dimensioni, per ambizioni, ma unite da una medesima visione: l’IA non come semplice strumento, ma come leva strategica, come infrastruttura cognitiva per un sistema energetico nuovo.
E, come sottolineato da Zhou (2025), in un quadro concettuale che intreccia digitalizzazione, economia circolare e tecnologie avanzate, l’IA non solo ottimizza – migliora, accelera, riduce –, ma anche connette. Connette dati e materiali, impianti e decisioni, produzione e consumo. Costruisce un ecosistema in cui la sostenibilità non è più un obiettivo finale, ma un processo continuo, rigenerativo, intelligente.
Zhou propone un modello integrato in cui edifici, batterie, pannelli fotovoltaici ed EV non sono entità isolate – oggetti inerti da gestire – ma nodi di una rete circolare che funziona grazie alla capacità dell’IA di interpretare il tempo reale, apprendere dai dati, e modulare risposte complesse. La decarbonizzazione, in questo schema, non è solo tecnica, ma sistemica: l’energia prodotta da fonti rinnovabili durante le fasi operative compensa le emissioni generate nei cicli di produzione, trasporto, demolizione e riciclo. I gemelli digitali, le reti intelligenti, la manutenzione predittiva e le supply chain chiuse si fondono in un’unica visione integrata – dinamica, data-driven, interconnessa.
Schneider Electric: IA al cuore dei data center sostenibili
Al primo posto, Schneider Electric si impone come leader globale nell’integrazione dell’IA nei data center, punto nevralgico dell’economia digitale. Grazie ad algoritmi dedicati, l’azienda ottimizza il consumo energetico, favorisce la decarbonizzazione e assicura la disponibilità delle risorse in ambienti ad alta intensità computazionale. James Simonelli, CTO della divisione Secure Power, avverte: “Gli AI workload rappresenteranno fino al 36% del consumo energetico nei data center entro il 2030”. Previsione che non lascia spazio all’immobilismo.
EDF: gemelli digitali per il nucleare
Al secondo posto troviamo EDF, gigante europeo dell’energia nucleare. Il suo fiore all’occhiello? Un progetto innovativo che impiega gemelli digitali per simulare scenari complessi e testare soluzioni senza mettere a rischio la sicurezza degli impianti reali. L’uso dell’IA si estende anche a settori meno critici, come l’approvvigionamento e la manutenzione predittiva, fino ad arrivare alla gestione delle relazioni con i clienti tramite robot intelligenti. “L’IA è parte integrante della nostra accelerazione digitale”, dichiara Stéphane Tanguy di EDF Labs.
bp: dove il dato diventa strategia
bp conquista il terzo gradino del podio grazie a una visione articolata dell’uso dell’IA, che spazia dalla previsione della corrosione nelle pipeline fino all’individuazione dei luoghi ideali per le colonnine di ricarica elettrica. La società investe anche nella decifrazione avanzata dei dati, trasformando l’enorme mole di informazioni raccolte in insight strategici. “Bisogna avere entusiasmo per il futuro, ma anche il coraggio di cambiare il presente”, sottolinea Emeka Emembolu, EVP Technology.
Shell: IA per nuove batterie e carburanti a basse emissioni
In quarta posizione, Shell punta sull’IA per una missione ambiziosa: scoprire nuovi materiali per batterie e combustibili a basso impatto. In un mese, i suoi algoritmi hanno vagliato 112 milioni di molecole, isolandone 67 con potenziale applicativo. Un’accelerazione che avrebbe richiesto anni con i metodi tradizionali. Questo approccio promette di rivoluzionare anche il campo della cattura del carbonio e della simulazione molecolare.
Siemens Energy: infrastrutture intelligenti in tempo reale
Siemens Energy, in quinta posizione, utilizza l’intelligenza artificiale per intervenire su più fronti: dalla regolazione termica dei data center alla progettazione semplificata di impianti a idrogeno. L’azienda è convinta che l’IA possa “decodificare dati complessi e ottimizzare sistemi critici”, come afferma Jana Nythruva, Global Lead per i data center. Le sue soluzioni mirano a una rapidità di esecuzione senza precedenti.
E.ON: la rete elettrica vista dallo spazio
Alla sesta posizione troviamo E.ON, che impiega l’IA in collaborazione con LiveEO per monitorare dall’orbita terrestre la vegetazione che minaccia le infrastrutture. Con una rete di 500 satelliti, l’azienda riesce a prevenire guasti prima ancora che si verifichino. Un’anticipazione che si traduce in sicurezza, risparmio e continuità di servizio.
GE Vernova: la giovane promessa che rivoluziona la rete
Settima classificata, GE Vernova nasce nel 2024 ma ha già portato innovazioni notevoli. Il suo software GridOS ha ridotto le interruzioni di rete del 21% e migliorato del 17% i tempi di ripristino. Grazie a partnership strategiche e soluzioni IA-centriche, la nuova arrivata si propone come player determinante nella gestione delle reti energetiche complesse.
Iberdrola: innovazione al servizio dell’energia
Iberdrola si piazza all’ottavo posto per gli ingenti investimenti (oltre 400 milioni di dollari) nel centro Aldeatejada, dove si sperimentano tecnologie digitali d’avanguardia, tra cui IA, cloud, automazione e sicurezza informatica. L’azienda spagnola adotta l’IA anche per raffinare l’esperienza digitale dei clienti e perfezionare i processi decisionali.
National Grid: 100 milioni per il futuro energetico
In nona posizione, National Grid si distingue per il suo investimento di 100 milioni di dollari in startup focalizzate sull’IA applicata all’energia. L’obiettivo? Reti più flessibili, meno costi per i consumatori e maggiore resilienza contro le sfide del clima e della digitalizzazione. “L’IA offre risposte concrete alle esigenze di modernizzazione del sistema elettrico”, afferma il CEO John Pettigrew.
NextEra Energy: droni intelligenti per la manutenzione
Chiude la classifica NextEra Energy, ma con una proposta tutt’altro che marginale. L’azienda impiega droni dotati di IA per monitorare le infrastrutture e intervenire tempestivamente in caso di danni meteorologici o usura. Eric Schwartz, responsabile innovazione per il nucleare, afferma: “I droni sono uno strumento in più per garantire energia sicura, affidabile e accessibile”.