Terapia cellulare a basso costo: la Cina rivoluziona il trattamento del cancro e delle malattie autoimmuni

RedazioneRedazione
| 19/07/2025
Terapia cellulare a basso costo: la Cina rivoluziona il trattamento del cancro e delle malattie autoimmuni

Una nuova frontiera nella medicina personalizzata: un team cinese sviluppa una tecnica per generare cellule CAR-T direttamente nel corpo umano, abbattendo i costi e aprendo scenari inediti per il trattamento di tumori, asma e malattie autoimmuni.

Un’innovazione clinica che potrebbe ridefinire l’accesso globale all’immunoterapia

Un team di scienziati cinesi ha sviluppato una nuova tecnologia terapeutica che consente la produzione diretta, all’interno del corpo umano, di cellule CAR-T – una forma avanzata di immunoterapia – a costi drasticamente inferiori rispetto ai metodi tradizionali. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista The Lancet, apre scenari radicalmente nuovi per la cura di patologie gravi come i tumori ematologici, l’asma e le malattie autoimmuni.

Il superamento dei limiti attuali della terapia CAR-T

Le terapie CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) rappresentano una frontiera promettente nella lotta contro il cancro, in particolare nel trattamento di leucemie, linfomi e mieloma multiplo. Tuttavia, le tecniche attuali comportano processi estremamente complessi: prelievo e modifica genetica dei linfociti del paziente in laboratorio, espansione cellulare, reinfusione e monitoraggio ospedaliero.

Questi passaggi rendono i trattamenti non solo logisticamente complicati, ma anche estremamente costosi, con un costo medio per ciclo che può superare il milione di yuan (circa 139.000 dollari). Per molti sistemi sanitari, inclusi quelli pubblici in Paesi sviluppati, l’accessibilità economica resta un ostacolo sostanziale alla diffusione della terapia.

Terapia genica in vivo: la svolta made in China

Il team dell’Istituto di Ematologia dell’ Union Hospital, Tongji Medical College presso la Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, ha dimostrato che è possibile “programmare” direttamente le cellule immunitarie all’interno del corpo del paziente, evitando i costosi passaggi ex vivo. Grazie a tecnologie avanzate di editing genetico, le cellule T sono state trasformate in agenti terapeutici antitumorali senza uscire dal corpo umano.

Questa metodologia è stata testata con successo su quattro pazienti affetti da mieloma multiplo, la seconda forma più comune di cancro del sangue. I risultati preliminari indicano non solo efficacia terapeutica, ma anche un notevole abbattimento dei costi di produzione.

Implicazioni economiche e sanitarie globali

La possibilità di abbattere i costi di una terapia potenzialmente salvavita ha conseguenze strategiche per i sistemi sanitari nazionali, le compagnie assicurative e le aziende farmaceutiche. Se la tecnica si confermasse efficace e sicura in studi clinici di fase successiva, potrebbe rivoluzionare l’approccio alla gestione del cancro e di altre malattie croniche a base immunitaria, specie nei Paesi in via di sviluppo o con spesa sanitaria limitata.

Un simile progresso potrebbe anche riaprire il dibattito sul pricing dei farmaci innovativi e sulla proprietà intellettuale, ponendo questioni cruciali in termini di diritto dell’innovazione, protezione brevettuale e cooperazione scientifica internazionale.

Verso una medicina più democratica: opportunità e rischi

L’applicazione di terapie geniche in vivo solleva interrogativi di natura regolatoria ed etica. Se da un lato si intravede la possibilità di una democratizzazione delle cure oncologiche avanzate, dall’altro emerge l’esigenza di un solido framework normativo internazionale che disciplini questi trattamenti: autorizzazioni rapide, sicurezza dei pazienti, tracciabilità dei vettori genetici, tutela dei dati sanitari.

Il fatto che i risultati provengano da un’istituzione pubblica cinese – in un contesto geopolitico e industriale in rapida espansione – accresce anche il potenziale di influenza della Cina nella bioeconomia globale, settore in cui Pechino sta investendo strategicamente per ridurre la dipendenza dall’Occidente.

Un nuovo paradigma terapeutico in costruzione

La ricerca del team di Wuhan rappresenta un’importante pietra miliare nell’evoluzione della medicina personalizzata. Se validata, questa tecnologia potrebbe non solo ridefinire gli standard terapeutici per milioni di pazienti, ma anche cambiare gli equilibri geopolitici e industriali nel settore sanitario globale. Il prossimo passo sarà osservare attentamente le sperimentazioni cliniche future e la risposta dei mercati regolatori internazionali.

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