Il consigliere tecnico della Casa Bianca, Michael Kratsios, invita i Paesi asiatici a rifiutare l’approccio restrittivo dell’UE sull’intelligenza artificiale, promuovendo, invece, una strategia nazionale e personalizzata con pacchetti tecnologici statunitensi “full stack”.
Durante una missione in Asia, Kratsios ha dichiarato che gli Stati asiatici dovrebbero rifiutare il “modello europeo di paura e iper-regolamentazione” dell’intelligenza artificiale, rappresentato dall’AI Act, definito il più rigoroso al mondo.
Secondo Kratsios, seguire tale modello significherebbe restare indietro, mentre le nazioni vicine proseguono verso un futuro costruito attorno all’innovazione e alla libertà di sviluppo.
Un’alternativa U.S.A. Pacchetti AI modulari per ogni Paese
Il governo Trump – con Kratsios al timone dell’Office of Science and Technology Policy – sostiene che gli Stati dovrebbero sviluppare approcci su misura, non subire regole generalizzate. L’Amministrazione ha annunciato l’esportazione di “pacchetti AI full stack”, dal chip al cloud, finalizzati all’adozione immediata da parte dei governi stranieri.
L’obiettivo dichiarato è rendere facile l’adozione della tecnologia U.S., offrendo soluzioni integrate su misura per ciascun Paese.
Conflitto di governance globale: USA contro UE e Cina
Kratsios ha espresso anche una esplicita opposizione alla proposta cinese di governance globale dell’AI, sottolineando che “non è ciò che i Paesi desiderano o che avvantaggia i propri cittadini”.
Si colloca così nel quadro di un conflitto geopolitico tra approcci regolatori: l’UE con regole rigorose, la Cina con modelli open‑source e l’USA con esportazioni tecnologiche selettive.
Come in passato con Huawei, Kratsios evidenzia la necessità di offrire alternative tecnologiche ai governi asiatici affinché non rimangano dipendenti da forniture cinesi con possibili implicazioni di sicurezza.
Strategia economico-finanziaria: investimento su AI export
La Casa Bianca ha svelato un “AI Action Plan” con oltre 90 azioni federali fondate su tre pilastri: innovazione, infrastrutture e leadership diplomatica/internazionale.
È previsto, inoltre, l’impiego di strumenti finanziari come l’Export‑Import Bank e il Development Finance Corp per facilitare l’adozione globale del “pacchetto” statunitense, trasformando così la spesa per tecnologia in opportunità di mercato estero.
Dimensione tecnologica e diritti regolatori dell’innovazione
L’approccio americano è drastico rispetto a quello europeo: mentre l’UE adotta un modello orizzontale e basato sui rischi, con norme uniformi su tutte le applicazioni AI, gli Stati Uniti optano per un modello contestuale che si adatta al contesto nazionale e all’uso specifico della tecnologia.
L’AI Action Plan promuove una riduzione delle barriere burocratiche nazionali e federali per favorire l’adozione interna dell’AI, ribaltando la “paura regolatoria” in un paradigma di accelerazione dell’innovazione.
Politica industriale e innovazione globale
La strategia statunitense prevede una risposta alla concorrenza cinese offrendo tecnologie di punta a governi “amici”, alimentando al contempo l’industria statunitense e le aziende tech (chip, modelli, cloud).
Kratsios promuove una politica industriale che trasforma l’esportazione tecnologica in leva di soft power, con l’obiettivo di rendere l’AI statunitense il linguaggio globale dominante nella pubblica amministrazione e nei servizi civili.