Spear AI: l’Intelligenza Artificiale al servizio della guerra sottomarina

| 26/07/2025
Spear AI: l’Intelligenza Artificiale al servizio della guerra sottomarina

La startup fondata da veterani della Marina USA raccoglie 2,3 milioni di dollari e punta a rivoluzionare il monitoraggio acustico subacqueo per la difesa, l’energia e la sicurezza delle infrastrutture critiche.

Fondata nel 2021 a Washington da Michael Hunter, ex analista dei Navy SEAL, e John McGunnigle, ex comandante di sommergibili nucleari della Marina statunitense, Spear AI nasce con l’ambizione di portare la potenza dell’intelligenza artificiale nelle operazioni subacquee. In particolare, l’obiettivo è supportare l’U.S. Navy e altri clienti strategici nell’interpretazione automatica dei dati raccolti da sensori acustici passivi – un ambito noto per la sua complessità e criticità operativa.

Acustica passiva: un dominio ad alta intensità cognitiva

A differenza delle immagini o dei testi, il segnale acustico subacqueo è estremamente difficile da etichettare e addestrare tramite sistemi AI convenzionali. Le reti neurali non sono in grado, da sole, di distinguere tra un cetaceo, un temporale o un sottomarino in movimento senza dati specificamente etichettati. Per affrontare questo limite, Spear AI ha progettato una piattaforma integrata hardware-software che consente di raccolta, elaborazione e classificazione intelligente dei segnali acustici, rendendoli compatibili con pipeline di addestramento per algoritmi di machine learning.

Sensori intelligenti e software di labeling: un’infrastruttura dual-use

La società ha sviluppato sensori avanzati che possono essere montati su boe, navi o infrastrutture sottomarine e una suite software che permette di organizzare e strutturare i dati raccolti, riducendo il time-to-AI. Questo tipo di tecnologia ha applicazioni che vanno ben oltre il dominio militare: tra gli usi civili più promettenti figurano il monitoraggio di cavi sottomarini, pipeline energetiche, zone ecologicamente sensibili e porti strategici.

Un contratto militare da 6 milioni e un round seed da 2,3 milioni

A luglio, Spear AI ha ottenuto un contratto da 6 milioni di dollari dalla U.S. Navy per l’impiego del suo tool di etichettatura dati, a dimostrazione della solidità tecnologica già acquisita. Parallelamente, l’azienda ha chiuso il suo primo round di finanziamento esterno, raccogliendo 2,3 milioni di dollari da Cortical Ventures, fondo specializzato in AI, e dal veicolo privato Scare the Bear, attivo nel comparto defense tech.

Strategia finanziaria e modello operativo orientato all’efficacia

Hunter, CEO di Spear AI, ha sottolineato come la decisione di costruire prima il prodotto e poi cercare clienti istituzionali sia stata possibile solo grazie al capitale privato: una scelta controcorrente nel settore della difesa, ma che si sta rivelando vincente. Il modello di crescita prevede ora il raddoppio della forza lavoro – attualmente di circa 40 dipendenti – e l’estensione delle attività anche nel settore privato, replicando un approccio simile a quello di Palantir Technologies, con servizi di data consulting e integrazione operativa.

La dimensione strategica: difesa cognitiva e resilienza delle infrastrutture

L’approccio adottato da Spear AI riflette una visione sistemica della guerra dell’informazione e del dominio marittimo. In un contesto geopolitico sempre più segnato da competizione nei teatri sottomarini – dall’Indo-Pacifico al Mar Cinese Meridionale, fino all’Artico – la capacità di distinguere tempestivamente una minaccia reale da un rumore di fondo può rappresentare la differenza tra deterrenza e vulnerabilità.

Al tempo stesso, le applicazioni dual-use della tecnologia offrono un vantaggio competitivo in chiave industriale e infrastrutturale, fornendo strumenti utili per la resilienza di reti energetiche, telecomunicazioni e trasporto sottomarino, oggi sempre più esposte a rischi cyber-fisici.

Innovazione guidata dai dati non etichettati: una nuova frontiera per l’AI

Il caso Spear AI dimostra come la vera frontiera dell’AI non sia solo nel miglioramento degli algoritmi, ma nella qualità e usabilità dei dati grezzi. Il valore generato deriva dalla capacità di integrare sistemi sensoriali, metodologie di labeling e infrastrutture edge per fornire insight azionabili in ambienti ostili, dove latenza e affidabilità sono fattori critici.

Una startup che comiuga innovazione, sicurezza nazionale e crescita industriale

Spear AI rappresenta un esempio virtuoso di startup deeptech capace di coniugare visione strategica, execution tecnologica e sostenibilità economica. Il suo posizionamento tra AI, difesa e resilienza infrastrutturale la rende un caso studio rilevante per policy maker, investitori istituzionali e aziende strategiche in Europa e negli Stati Uniti. In un mondo dove la sicurezza non è più solo questione di armamenti, ma di informazioni, dati e capacità predittiva, l’intelligenza artificiale subacquea non è più una suggestione futuristica, ma un’urgenza operativa.

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