Il progetto da 1 gigawatt, guidato da G42 con il supporto di Oracle e OpenAI, trasforma gli Emirati Arabi Uniti in un nodo strategico dell’infrastruttura globale dell’IA. Tra opportunità economiche, implicazioni geopolitiche e nuove sfide regolatorie.
Gli Emirati Arabi Uniti si candidano a diventare uno dei fulcri mondiali dell’intelligenza artificiale. SoftBank Group ha annunciato il lancio ufficiale del progetto Stargate UAE, un’infrastruttura AI ad altissima capacità che vedrà la costruzione di un data center da 200 megawatt, con l’obiettivo di raggiungere la soglia strategica di 1 gigawatt nei prossimi anni. Il progetto sarà realizzato da G42, società emiratina finanziata da Microsoft, mentre OpenAI e Oracle si occuperanno della gestione operativa dei dati e delle applicazioni AI avanzate.
Una nuova geografia per l’economia dei dati
Il piano conferma una trasformazione strutturale nella mappa geopolitica dell’intelligenza artificiale. Non più solo Silicon Valley e Asia orientale: il Golfo si posiziona come snodo strategico tra Europa, Asia e Africa, sfruttando posizione geografica, abbondanza energetica e volontà politica.
La presenza di SoftBank e OpenAI — due protagonisti della finanza e della tecnologia globale — evidenzia l’intersezione tra investimenti infrastrutturali, diplomazia tecnologica e sovranità digitale. L’iniziativa si inserisce nel più ampio disegno degli Emirati Arabi Uniti, che da anni puntano su un modello di sviluppo basato su knowledge economy, smart governance e innovazione industriale.
Governance, sicurezza e sovranità tecnologica
Il progetto Stargate solleva però rilevanti interrogativi regolatori e giuridici:
- Dove saranno archiviati i dati?
- Quali framework di protezione e interoperabilità saranno adottati?
- Come si bilanceranno gli interessi dei partner privati con gli standard di sicurezza nazionale degli EAU e dei paesi terzi collegati all’infrastruttura?
Il coinvolgimento di OpenAI, azienda al centro del dibattito globale sull’uso responsabile dei modelli generativi, amplifica la complessità etica e normativa. Anche Oracle, fornitore storico per pubbliche amministrazioni e aziende sensibili, dovrà muoversi in un contesto di compliance multilivello, in un’area dove la regolazione dei dati resta in parte frammentata.
Implicazioni economiche e industriali
Dal punto di vista economico, il nuovo centro dati Stargate UAE rappresenta un investimento strategico per:
- Rafforzare le catene del valore AI nel settore pubblico e privato
- Attrarre ulteriori investimenti venture capital e deep tech nel Golfo
- Offrire una piattaforma operativa ad alta densità computazionale per imprese, centri di ricerca e agenzie governative.
L’infrastruttura sarà cruciale anche per l’addestramento e l’hosting di modelli linguistici di nuova generazione, con potenziale di impatto su difesa, sanità, finanza, logistica e pubblica amministrazione.
Politica industriale globale e nuovi equilibri
Il progetto Stargate UAE conferma l’emergere di nuovi poli tecnologici multipolari, accelerando una regionalizzazione dell’AI infrastructure. Se gli Stati Uniti e la Cina dominano le piattaforme, la nuova frontiera è quella dei luoghi fisici dell’IA, ovvero i centri di elaborazione, conservazione e messa in sicurezza dei dati ad alto valore strategico.
Questo rafforza il trend in cui la politica industriale si intreccia con la sicurezza nazionale, rendendo le partnership come quella tra SoftBank, G42 e OpenAI laboratori geopolitici oltre che tecnologici.
Soft power economico
Il progetto Stargate UAE non è solo un investimento infrastrutturale: è una proiezione di potere tecnologico e soft power economico nel cuore di una delle aree più dinamiche del pianeta. Per le aziende europee, per i policymaker internazionali e per gli operatori della transizione digitale, Stargate rappresenta un segnale chiaro: l’IA ha bisogno di energia, spazio e governance solida. E il Medio Oriente è pronto a fornire tutto questo.