Il malfunzionamento del sistema di purga del razzo Atlas V costringe United Launch Alliance a posticipare il lancio della seconda serie di satelliti per la costellazione internet Kuiper di Amazon. Un ostacolo temporaneo in una corsa regolata da scadenze FCC e competizione orbitale con Starlink.
United Launch Alliance (ULA) ha annunciato il rinvio del secondo lancio del progetto Kuiper di Amazon, a causa di un problema tecnico rilevato nella fase finale del countdown. A meno di 30 minuti dal decollo, un’anomalia nella temperatura del sistema di purga GN2 del motore booster del razzo Atlas V ha costretto l’azienda a interrompere la procedura.
Secondo quanto dichiarato dal CEO di ULA, Tory Bruno, su Bluesky, il problema non poteva essere risolto in tempo utile per rispettare la finestra di lancio. Un nuovo calendario sarà comunicato nei prossimi giorni.
Il progetto Kuiper: obiettivi strategici e sfide operative
Con questa seconda missione, Amazon punta a portare in orbita altri 27 satelliti, raddoppiando la dimensione della costellazione Kuiper a 54 unità. L’obiettivo finale, autorizzato dalla Federal Communications Commission (FCC), prevede il lancio di oltre 3.200 satelliti in orbita terrestre bassa (LEO), con una scadenza intermedia fissata a luglio 2026: almeno la metà della flotta dovrà essere operativa per allora.
Kuiper si inserisce nel settore emergente delle reti satellitari per connessione internet ad alta velocità, con l’ambizione di fornire copertura globale, in particolare in aree rurali o scarsamente servite. Il progetto è direttamente competitivo con Starlink, la costellazione già operativa gestita da SpaceX, e con altri operatori come OneWeb (sostenuta da SoftBank) e Viasat.
Implicazioni industriali e geopolitiche
Il rinvio del lancio rappresenta un rischio operativo e reputazionale per Amazon e ULA, ma evidenzia anche la complessità tecnologica e logistica della nuova economia orbitale. Ogni ritardo ha implicazioni sulla tabella di marcia imposta dalle autorità regolatorie, nonché sulla competizione commerciale per l’accesso allo spettro radio e alle orbite preferenziali.
Sul piano geopolitico, la corsa alle mega-costellazioni satellitari si gioca anche in un contesto di crescente conflittualità tecnologica tra blocchi regionali. Gli Stati Uniti, attraverso Amazon e SpaceX, competono con iniziative parallele promosse da Unione Europea (IRIS²), Cina (Guowang) e India (BharatNet via satellite), tutte orientate alla sovranità digitale dallo spazio.
Il ruolo di ULA e la sfida infrastrutturale
United Launch Alliance, joint venture tra Boeing e Lockheed Martin, rappresenta un attore chiave nell’ecosistema statunitense dei lanci spaziali. Sebbene meno presente nel segmento commerciale rispetto a SpaceX, ULA conserva un importante vantaggio istituzionale nei lanci governativi e militari, offrendo un profilo di affidabilità e sicurezza elevati.
Tuttavia, problemi tecnici come quello emerso sottolineano l’urgenza di potenziare la resilienza delle piattaforme di lancio e di garantire interoperabilità con i requisiti delle nuove architetture satellitari, sempre più modulari e dense.
Corsa contro il tempo in orbita bassa
Il ritardo del secondo lancio Kuiper non compromette la traiettoria strategica del programma, ma aumenta la pressione su Amazon e ULA per rispettare i vincoli normativi, economici e tecnologici connessi a un’iniziativa di scala globale. Il settore dei satelliti LEO si conferma crocevia di innovazione industriale, regolazione internazionale e competizione economica ad alta quota.
Nei prossimi mesi, la capacità di Kuiper di recuperare il tempo perso sarà osservata con attenzione da investitori, agenzie governative e concorrenti industriali, in un mercato dove ogni finestra di lancio è anche una finestra strategica.
