Study on the Deployment of AI in Healthcare: Final report

Diffusione dell’intelligenza artificiale nei sistemi sanitari europei.

Il report Study on the Deployment of AI in Healthcare, Commissionato dalla Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea e realizzato da PwC EU Services EEIG e Open Evidence, analizza in profondità lo stato di diffusione dell’intelligenza artificiale (IA) nei sistemi sanitari europei. L’indagine, condotta tra gennaio 2024 e maggio 2025, esplora il potenziale trasformativo dell’IA, le sfide che ne ostacolano l’adozione e le misure necessarie per una diffusione sostenibile e sicura nell’Unione Europea.

Punti principali

Il report si articola in cinque macroaree tematiche:

  1. Contesto e potenziale dell’IA in sanità. L’IA viene presentata come risposta alle pressioni sistemiche dei sistemi sanitari europei, dovute all’invecchiamento della popolazione e alla carenza di personale medico. Le tecnologie di IA promettono di valorizzare il 97% dei dati sanitari oggi inutilizzati e di ottimizzare i flussi di lavoro clinici e amministrativi, con benefici misurabili come la riduzione dei tempi di assegnazione dei letti in pronto soccorso fino al 30%.
  2. Stato attuale della diffusione nell’UE. Nonostante l’aumento degli investimenti e della ricerca, l’adozione clinica resta limitata. La radiologia è il settore più avanzato, con l’81% delle approvazioni FDA e 214 prodotti con marchio CE. Persistono forti disparità tra aree urbane e rurali e un predominio di dispositivi a basso e medio rischio.
  3. Panorama normativo europeo. Il quadro regolatorio, guidato dall’AI Act, dal Medical Device Regulation (MDR) e dall’In-Vitro Diagnostic Regulation (IVDR), punta a un uso etico e sicuro dell’IA. Tuttavia, il 72% degli operatori sanitari ritiene che le nuove regole introducano complessità operative e sfide di conformità, soprattutto per gli ospedali.
  4. Sfide e acceleratori. Le barriere principali emergono su quattro fronti: tecnologico (mancanza di standard e interoperabilità dei dati), legale (incertezza normativa e sulla responsabilità), organizzativo (assenza di strategie chiare e carenza di fondi) e culturale (bassa alfabetizzazione digitale e fiducia limitata). Gli acceleratori includono standard di interoperabilità come HL7 FHIR, AI sandboxes per test sicuri, modelli di rimborso basati sul valore e programmi di formazione per migliorare la AI literacy.
  5. Azioni strategiche future. Lo studio raccomanda cinque linee di intervento a livello UE: armonizzare la data governance, istituire Centri di Eccellenza per l’IA, creare meccanismi finanziari stabili, avviare laboratori di garanzia per test di performance e sviluppare un catalogo centralizzato di soluzioni IA validate.

Metodologia

La ricerca adotta un approccio misto basato su triangolazione dei dati. Comprende una revisione di 356 fonti accademiche e istituzionali (2019–2024), consultazioni strutturate con stakeholder europei, cinque sondaggi che hanno raccolto 238 risposte, workshop dedicati e quattro casi di studio su applicazioni cliniche già operative.

Obiettivi

Il report mira a fornire una valutazione sistemica delle opportunità e delle criticità legate all’uso dell’IA in sanità. In particolare, intende:

  • Identificare le esigenze cliniche e operative che l’IA può soddisfare;
  • Valutare l’impatto potenziale delle soluzioni AI-driven sui sistemi sanitari;
  • Analizzare le barriere tecniche, normative e culturali che ne ostacolano la diffusione;
  • Formulare raccomandazioni operative per promuovere un’adozione sicura, equa e sostenibile nell’UE.

Conclusioni

L’intelligenza artificiale rappresenta una leva strategica per rendere i sistemi sanitari europei più resilienti, efficienti e accessibili. Tuttavia, la sua adozione rimane frammentata e rallentata da barriere strutturali che richiedono interventi coordinati. Lo studio evidenzia la necessità di politiche comuni per la governance dei dati, di strumenti finanziari dedicati e di una maggiore alfabetizzazione digitale tra professionisti e cittadini.

L’IA può diventare un pilastro della sanità europea del futuro solo se integrata in modo responsabile, con infrastrutture solide, regole chiare e un investimento congiunto in fiducia e competenze. In questo scenario, l’Unione Europea è chiamata a giocare un ruolo guida, trasformando il potenziale tecnologico in un reale beneficio per pazienti e operatori.

Dettagli del Report

  • Autore: PwC EU Services EEIG and Open Evidence For the Directorate General For Health and Food Safety
  • Anno di Pubblicazione: 2025
  • Numero di Pagine: 241
  • Scarica PDF
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