Plures: nasce una nuova identità industriale per la multiutility toscana

| 01/07/2025
Plures: nasce una nuova identità industriale per la multiutility toscana

Approvato il nuovo statuto: il progetto Plures segna l’inizio di una fase evolutiva nel settore dei servizi pubblici locali, con un brand inclusivo, strategico e orientato al futuro.

Cambia il nome, ma anche il paradigma operativo. La multiutility toscana nata dalla fusione di Alia Servizi Ambientali, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana si chiama ora Plures, un nome che richiama il latino plurale di più, a indicare l’unione di energie, storie e competenze sotto un’unica regia industriale. La decisione è stata ratificata dall’assemblea dei soci con l’approvazione della modifica statutaria, marcando un passaggio simbolico e sostanziale nella governance dei servizi pubblici locali.

Una public company per l’integrazione dei servizi strategici

Plures si configura oggi come uno dei principali attori nel panorama delle utility regionali integrate, operando nei settori ambiente, energia e ciclo idrico. Con partecipazioni chiave in società come Publiacqua (58%), Acque S.p.A. (19%), Toscana Energia (31%) e una quota di circa il 40% in Estra, detenuta tramite sindacato con Coingas, la multiutility serve oltre 1,5 milioni di cittadini. Il modello societario si avvicina sempre più a una public company territoriale, con un’identità capace di coniugare dimensione industriale e controllo pubblico strategico.

Un progetto di identità collettiva: naming, branding, governance

Il nome “Plures” rappresenta una scelta valoriale e politica oltre che comunicativa. Si tratta di un marchio “terzo”, frutto di un processo creativo partecipativo guidato da Synesia con il contributo di Béatrice Ferrari e affiancato dalla progettazione di una brand identity integrata curata da Inarea, sotto la direzione creativa di Antonio Romano.

Il nuovo brand – espresso con un logotipo maiuscolo in carattere stencil – è stato concepito per dare pari dignità a tutte le identità originarie coinvolte nel processo di aggregazione. Il segno visivo è accompagnato da un concetto guida forte: “Plurale di più”, che orienta sia la narrazione sia l’architettura simbolica dell’azienda, già registrata come marchio e in via di adozione progressiva.

Implicazioni giuridiche, economiche e industriali del nuovo assetto

La trasformazione in Plures implica un rafforzamento dell’impianto statutario e regolatorio, volto a favorire l’inclusione di nuovi attori, eventuali future aggregazioni e una maggiore autonomia gestionale. Il nuovo assetto apre a una fase di consolidamento economico-finanziario, rafforzando le capacità di investimento e di attrazione di capitali, anche tramite strumenti di project finance o partenariati pubblico-privati per lo sviluppo di infrastrutture.

Dal punto di vista della politica industriale, Plures si posiziona come un caso-studio virtuoso di integrazione dei servizi locali, capace di superare frammentazioni storiche e disomogeneità operative attraverso una strategia di governance multilivello e territoriale.

Verso una nuova leadership nel settore dei servizi pubblici

Plures rappresenta un modello replicabile per altri territori italiani ed europei, con potenziale di espansione in ambito smart utility, transizione ecologica, digitalizzazione dei servizi pubblici e efficienza energetica. L’operazione di rebranding e consolidamento identitario si inserisce in un contesto più ampio di riforma del settore idrico, ambientale ed energetico, in linea con i target europei del Green Deal e con le strategie del Next Generation EU.

Identità, visione, governance

Plures è l’inizio di una nuova storia industriale,” ha dichiarato Giuseppe Meduri, Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione. “Un brand che nasce da un percorso rigoroso, partecipato, e orientato al futuro, che restituisce centralità ai territori e pone le basi per una nuova stagione di aggregazione strategica e responsabilità collettiva.”

Il progetto proseguirà nei prossimi mesi con la definizione dell’architettura di brand tra il nome Plures e le identità operative esistenti, attraverso un confronto attivo con i soci. L’obiettivo: parlare con una sola voce, valorizzando la pluralità come leva strategica per una crescita condivisa e sostenibile.

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