OpenAI punta a 40 miliardi di finanziamento globale: trattative in corso con Arabia Saudita, India e UAE

RedazioneRedazione
| 12/06/2025
OpenAI punta a 40 miliardi di finanziamento globale: trattative in corso con Arabia Saudita, India e UAE

L’azienda guidata da Sam Altman avvia colloqui con fondi sovrani e investitori strategici per finanziare lo sviluppo di modelli di AI avanzata e l’infrastruttura Stargate, con SoftBank alla guida del round.

OpenAI, la società statunitense sostenuta da Microsoft e nota per lo sviluppo del modello linguistico ChatGPT, è in trattativa con investitori internazionali di primo piano per raccogliere un nuovo round di finanziamento da 40 miliardi di dollari. Secondo quanto riportato da The Information, tra gli interlocutori figurano il fondo sovrano dell’Arabia Saudita Public Investment Fund (PIF), il conglomerato indiano Reliance Industries e l’investitore emiratino MGX, già presente nel capitale dell’azienda.

La raccolta di capitali è finalizzata a sostenere l’ambizioso piano infrastrutturale denominato Stargate, una rete globale di data center e sistemi di calcolo ad alte prestazioni progettata per supportare l’addestramento dei futuri modelli di intelligenza artificiale generativa. La gestione del round è affidata a SoftBank, il conglomerato giapponese che da anni investe in aziende ad alta intensità tecnologica e ha già mostrato forte interesse per il settore AI.

Diplomazia dell’innovazione: l’AI come leva geopolitica

OpenAI ha avviato una strategia di internazionalizzazione finanziaria che si intreccia sempre più con le priorità geopolitiche e industriali di grandi economie emergenti. A inizio anno, il CEO Sam Altman ha incontrato il ministro dell’IT indiano per discutere la creazione di un ecosistema AI a basso costo nel subcontinente, identificando l’India come hub strategico per lo sviluppo e l’adozione dell’intelligenza artificiale. Successivamente, Altman ha pianificato incontri ad Abu Dhabi con il fondo MGX per consolidare i rapporti con gli Emirati Arabi Uniti.

Il coinvolgimento di PIF, Reliance e MGX evidenzia la competizione globale per l’accesso alle tecnologie critiche e la volontà di molte potenze regionali di posizionarsi come partner strategici nell’era dell’AI. Un simile allineamento tra finanza sovrana, ambizioni industriali e innovazione avanzata rappresenta un’evoluzione significativa del modello classico di venture capital occidentale.

Prospettive finanziarie e visione a lungo termine

Il piano di raccolta fondi non si esaurisce nel breve termine. Oltre al round attuale, OpenAI ha programmato un ulteriore finanziamento da 17 miliardi di dollari nel 2027, rafforzando l’idea di una roadmap pluriennale per consolidare la propria posizione nel mercato globale dell’intelligenza artificiale. Tra gli investitori interessati figurano anche Coatue Management e Founders Fund, con un impegno previsto di almeno 100 milioni di dollari ciascuno.

L’iniziativa si inserisce in un contesto competitivo in rapida evoluzione, dove le sfide regolatorie, la gestione etica dei dati e l’adozione industriale dell’AI si confrontano con la necessità di scalabilità, potenza computazionale e resilienza infrastrutturale. In tale scenario, Stargate si configura come la risposta di OpenAI alle limitazioni fisiche e tecniche che hanno finora frenato la piena implementazione dei modelli di nuova generazione.

Un test cruciale

Il round da 40 miliardi non è solo un’operazione finanziaria, ma un test cruciale di governance, diplomazia tecnologica e sostenibilità industriale. OpenAI non raccoglie soltanto capitali, ma costruisce alleanze e architetture operative per guidare la transizione globale verso l’intelligenza artificiale come asset strategico di lungo periodo. In gioco non vi è solo la leadership tecnologica, ma anche il controllo delle infrastrutture cognitive del futuro.

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