In collaborazione con Nscale Global Holdings e Aker ASA, il colosso dell’intelligenza artificiale apre un hub strategico alimentato da energie rinnovabili nel nord della Norvegia.
OpenAI ha annunciato l’avvio del progetto Stargate Norway, il suo primo data center in Europa nell’ambito dell’iniziativa globale Stargate. Il progetto, sviluppato in partnership con Nscale Global Holdings e il gruppo norvegese Aker ASA, prevede la costruzione di una struttura da 1 miliardo di dollari nei pressi di Narvik, nel nord della Norvegia.
Il data center sarà alimentato interamente da fonti rinnovabili, in particolare energia idroelettrica locale, rappresentando un modello di infrastruttura digitale sostenibile e scalabile. Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha sottolineato come l’hub contribuirà a potenziare l’ecosistema europeo dell’innovazione, offrendo capacità computazionale avanzata a sviluppatori, scienziati, startup e ricercatori.
Architettura tecnica e investimenti
La fase iniziale del progetto prevede l’installazione di 100.000 processori Nvidia GB300 Superchip, supportati dalla rete ad alta velocità NVLink. Si tratta di uno dei primi casi in Europa di implementazione su larga scala di una cosiddetta AI gigafactory. La potenza iniziale del centro è stimata a circa 20 megawatt, ma è già previsto un piano di espansione fino a 230 MW, con la possibilità di raggiungere i 520 MW a regime.
Le quote di proprietà saranno suddivise in parti uguali tra Nscale e Aker ASA, che co-finanzieranno il progetto. OpenAI sarà il primo cliente istituzionale della struttura, confermando l’importanza strategica del data center nella roadmap di crescita dell’organizzazione.
Strategia industriale e sovranità digitale
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di riconfigurazione geopolitica delle infrastrutture AI. In un’epoca in cui la sovranità digitale e la resilienza tecnologica sono priorità per molti governi, Stargate Norway rappresenta un modello di infrastruttura tecnologica “sovrana, scalabile e sostenibile”, come dichiarato dal CEO di Nscale Josh Payne.
La localizzazione in Norvegia garantisce non solo condizioni favorevoli in termini di energia e clima, ma anche stabilità normativa e supporto istituzionale per lo sviluppo industriale. Le autorità locali, attraverso l’utility Nordkraft, stanno collaborando per garantire l’accesso a capacità elettrica adeguata all’espansione prevista.
Implicazioni economiche e tecnologiche
L’apertura del data center non ha solo un valore simbolico: essa contribuisce al rafforzamento della capacità computazionale del continente europeo, colmando un gap strategico rispetto ad altri hub globali come quelli statunitensi o asiatici. Le azioni di Aker ASA hanno reagito positivamente alla notizia, con un aumento iniziale dell’11%, segnando il massimo degli ultimi due anni.
Il progetto rappresenta, inoltre, un benchmark per future collaborazioni tra attori tecnologici globali e gruppi industriali europei, in un’ottica di co-sviluppo infrastrutturale orientato all’intelligenza artificiale.
Prospettive future
Con Stargate Norway, OpenAI consolida la propria strategia di internazionalizzazione delle risorse computazionali, puntando su centri di calcolo geograficamente distribuiti, sostenibili e ad alta efficienza. Il successo del progetto potrebbe determinare ulteriori investimenti in Europa, accelerando la transizione verso un ecosistema AI più autonomo e competitivo a livello globale.
La fase successiva dipenderà dalla risposta del mercato, dalla disponibilità energetica e dalle evoluzioni normative in materia di data governance e sostenibilità industriale. In ogni caso, Stargate Norway si configura già oggi come un asset strategico di riferimento nella nuova geografia dell’intelligenza artificiale europea.