Gli ultimi dati relativi alla produzione di elettricità nel mondo fotografano l’ascesa delle fonti rinnovabili, anche se le fossili restano ancora preponderanti.
La transizione verde è ancora in corso e per il momento non siamo al definitivo cambio di passo delle fonti sostenibili per la produzione di elettricità. Ad oggi e nel breve-medio periodo il fossile resta il punto di partenza preponderante. Ma il mix energetico, quello sì, è già ora un dato di fatto e le rinnovabili stanno proseguendo la loro avanzata.
Al di là della mina vagante Trump, che vuole rilanciare il carbone, le alternative a quest’ultimo si confermano una opzione che sta acquisendo sempre più spazio. Tutto questo ci viene spiegato dai dati raccolti dal think tank Ember, che nel suo rapporto 2024 sulla produzione di elettricità nel 2023 (relativi a 215 Paesi) ci offre una serie di spunti molto interessanti.
Produzione globale di elettricità: il carbone al 35%
Anzitutto, il carbone resiste come fonte principale fornendo il 35,4% dell’elettricità globale. Tradotto in Terawattora prodotti, parliamo di 10.460,4 TWh. Segue a ruota il gas naturale, con un contributo pari al 22,6% sull’elettricità prodotta a livello globale (ovvero 6.668,7 TWh), e quindi andando via via verso fonti più sostenibili l’idroelettrico, a quota 14,2% (4.207,3 TWh).
C’è spazio poi per una fonte di energia che ha vissuto decenni da appestata per vivere ultimamente una sorta di revival in un’era di transizione verde, ovvero il nucleare, che nel pianeta fornisce elettricità per il 9,1% (2.690,4 TWh).
Ma le rinnovabili continuano la loro crescita
Le rinnovabili, comunque, proseguono la loro avanzata, toccando il 30% dell’elettricità prodotta sul pianeta rispetto al 19% del 2000. Nel 2023, sempre secondo il rapporto di Ember, l’eolico ha generato energia elettrica a livello mondiale per il 7,8% (2.306,7 TWh). Il fotovoltaico invece ha toccato quota 5,5% (1.637,6 TWh).
In totale quindi le fonti sostenibili hanno prodotto una quota di elettricità nel mondo pari al 39,3%, pari a 11.619,5 TWh. E si prevede per il 2024 appena andato in archivio una diminuzione globale del 2% nella generazione di elettricità da parte delle fonti fossili. Certo, l’incognita Trump potrebbe ulteriormente rallentare la transizione verso le energie verdi, ponendo almeno negli Stati Uniti una maggiore enfasi per le fonti come carbone, petrolio e gas.
