I leader mondiali più amati e quelli meno amati nel 2024: la classifica. C’è anche l’Italia

| 10/02/2025

Scopriamo gli indici di gradimento dei leader mondiali più amati e meno amati: la classifica relativa al 2024, anno da record per il numero di elezioni che si sono tenute. E con molti e importanti cambi di potere, anche in regimi non democratici.

Il 2024 è stato un anno che ha definito nuovi equilibri globali viste alcune importanti tornate elettorali. In primis ovviamente quella americana, con il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump che ha determinato di conseguenza nuovi assestamenti negli scacchieri geopolitici. Ma c’è stata anche la caduta di Bashar Al-Assad in Siria, e qui certo non parliamo di elezioni ma del rovesciamento di una dittatura baathista il cui vuoto è stato riempito senza troppi patemi dalle milizie jihadiste guidate da Abu Muhammad Al-Jolani, o meglio Ahmed Al-Sharaa, il suo nome da cittadino e non da miliziano.

Come abbiamo detto in quest’ultimo caso non parliamo di libere elezioni, ma comunque di un cambio che ha anch’esso riverberato delle conseguenze nella regione e nei rapporti internazionali, con il nuovo presidente ad interim che sta cercando di accreditarsi come rappresentante di un governo moderato e con cui il resto del mondo, Occidente incluso ma in primis monarchie del Golfo e Turchia, può intrattenere dei civili rapporti.

Il 2024 è stato un anno record per il voto: si sono tenute più di 50 elezioni

Ma tornando al normale corso delle democrazie, il 2024 è stato un anno intensissimo in termini di voto: si sono tenute infatti più di 50 elezioni in 76 Paesi. Anche se, come riporta Democracy Index, 43 Stati hanno avuto dei processi di voto veramente liberi e democratici. Non rientra sicuramente tra essi la Russia, che ha rieletto Vladimir Putin. Mentre in Iran, alleato di quest’ultimo, c’è stato un cambio di passo (almeno di facciata) con la vittoria del riformista Masoud Pezeshkian.

Si è votato anche nel continente europeo, dove spicca il Regno Unito che è tornato dopo decenni in mano ai laburisti, guidati dal pragmatico più che massimalista Keir Starmer. Importanti cambi di passo anche in Austria, con l’avanzata dell’estrema destra, mentre in Francia il voto anticipato per l’Assemblée Nationale deciso da Emmanuel Macron ha determinato una situazione di impasse tra centristi, sinistra e lepenisti.

Uscendo fuori dai confini dell’Europa, altre elezioni cruciali si sono svolte in Messico, con il successo dell’ex sindaca di Città del Messico Claudia Sheinbaum, alle prese attualmente con un braccio di ferro con Trump sui dazi. E poi in India, che ha confermato per una terza volta (con un altro mandato di cinque anni) il primo ministro Narendra Modi.

I leader mondiali più amati: il podio del 2024

Ed è proprio quest’ultimo il leader più amato al mondo nel 2024 secondo le rilevazioni di gennaio 2025 di Morning Consult relative ai capi di governo e di Stato di 24 Paesi del mondo, raccolte da Visual Capitalist. Modi gode di una percentuale di approvazione del 75%. Ed è seguito proprio da Sheinbaum, che tocca quota 66%.

Sul podio Javier Milei (65%), le cui misure economiche stanno imprimendo un cambio di passo senza precedenti in Argentina (ma al tempo stesso deve affrontare un’ondata di critiche per le posizioni sulla popolazione LGBTQ+ e sulle donne che sconfessano il suo credo libertario).

Si piazza anche Trump. E l’Italia…

Nella classifica spicca inoltre il quarto posto della presidente della Confederazione Svizzera Karin Keller-Sutter, mentre il neoinsediato Trump, forte di un voto popolare che rispetto alla volta precedente lo ha premiato di più e di una luna di miele con la società civile, è quinto nella classifica di approvazione con un 52%.

L’Italia si posiziona invece al nono posto, con Giorgia Meloni che nel 2024 ha goduto di una percentuale di approvazione del 42% e di disapprovazione del 51%. Stando invece ai sondaggi più recenti raccolti nel nostro Paese da Ipsos, l’indice di approvazione nei confronti della premier è leggermente più alto, ovvero al 43% (un punto in più rispetto a dicembre 2024).

I leader meno amati

I leader al mondo meno amati sono invece Yoon Suk Yeol, il presidente della Corea del Sud che ha tentato una specie di colpo di Stato ed è attualmente detenuto. In Europa invece Macron gode (si fa per dire) di una percentuale di disapprovazione del 75%, subito dietro il primo ministro tedesco Olaf Scholz, ma il vero fanalino di coda nel nostro continente è Petr Fiala, primo ministro della Repubblica Ceca, con un indice di non approvazione del 77%.

L’articolo qui pubblicato rientra in una collaborazione tra IF-Italia nel Futuro e Visual Capitalist, che ci consente di attingere alle sue banche dati.
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