Northvolt, il piu’ grande produttore di batterie d’Europa dichiara bancarotta

RedazioneRedazione
| 12/03/2025
Northvolt, il piu’ grande produttore di batterie d’Europa dichiara bancarotta

Il produttore di celle per batterie Northvolt ha dichiarato bancarotta in Svezia. Come anticipato da Reuters, si tratta di uno dei più grandi fallimenti aziendali del Paese, che potrebbe metter fine alla speranza dell’Europa di contrastare il predominio cinese.

L’azienda svedese ha ricevuto oltre 10 miliardi di dollari in finanziamenti tra capitale proprio, debito e fondi pubblici sin dalla sua fondazione nel 2016. Tra i suoi principali azionisti figurano Volkswagen, con una quota del 21%, e Goldman Sachs, con il 19%.

8 miliardi di debiti al momento della dichiarazione di fallimento

Il produttore di batterie per veicoli elettrici aveva richiesto la protezione dal fallimento ai sensi del Chapter 11, negli Stati Uniti, lo scorso novembre, mentre le sue riserve di liquidità diminuivano.

“Non è stata una decisione presa alla leggera”, ha dichiarato il presidente di Northvolt, Tom Johnstone, in una conferenza stampa, sottolineando che l’azienda ha esplorato ogni possibilità per evitare la bancarotta, mettendo, però, a rischio 5.000 posti di lavoro.
“Tuttavia, nonostante questi sforzi esaustivi, questa decisione rappresenta l’unico percorso realistico per Northvolt e per i suoi stakeholder”

Il debito della società ammonta a oltre 8 miliardi di dollari al momento della bancarotta.

La dichiarazione di fallimento, ufficializzata da un tribunale distrettuale di Stoccolma, rappresenta uno dei più grandi dissesti finanziari nella storia aziendale svedese e il più significativo dai tempi del fallimento della casa automobilistica Saab, avvenuto oltre un decennio fa.

Cosa accade negli Stati Uniti e in Germania

Northvolt ha dichiarato che le sue operazioni in Nord America e Germania non sono state incluse nella richiesta di bancarotta.
Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ha espresso la speranza che Northvolt possa ancora essere salvata da un investitore che garantisca il futuro del suo stabilimento in Germania. “I colloqui sono in corso” ha detto. “L’opportunità esiste ancora.”

Anche la filiale polacca della società non è stata inclusa nella dichiarazione di fallimento, secondo un documento interno visionato da Reuters.

Quali stabilimenti colpisce il fallimento

Il fallimento colpisce duramente lo stabilimento principale di Northvolt a Skellefteå, nel nord della Svezia, dove il boom dell’industria verde aveva creato migliaia di posti di lavoro, ora a rischio.
“È importante sottolineare che ciò che ora sta colpendo Skellefteå nel breve termine avrà ripercussioni molto più gravi sulla Svezia e sull’Europa”, ha affermato il sindaco di Skellefteå, Lorents Burman, chiedendo un intervento governativo per salvaguardare il know-how nella produzione di batterie.

I rapporti con Partner e investitori

Porsche, che aveva contratti di fornitura con Northvolt, ha dichiarato di aver iniziato a cercare alternative quando è diventato evidente che il produttore di batterie si stava dirigendo verso il fallimento.
“Rimango convinto che l’Europa abbia bisogno di sviluppatori di batterie competenti”, ha dichiarato Oliver Blume, CEO di Porsche e Volkswagen, in una conferenza stampa.

Volkswagen ha affermato di essere ancora in contatto con Northvolt, ma ha rifiutato di commentare ulteriormente il fallimento.

Negli ultimi mesi, diversi azionisti hanno azzerato il valore delle loro partecipazioni, mentre il partner di lunga data Scania ha annunciato questa settimana di aver garantito una nuova fornitura di celle per batterie, oltre all’accordo già esistente con Northvolt.

All’inizio del 2023, Northvolt aveva ottenuto un prestito verde da 5 miliardi di dollari per espandere il suo impianto, ma i finanziamenti sono stati successivamente revocati a causa dei crescenti problemi finanziari.

Nel giugno scorso, BMW ha annullato un ordine da 2 miliardi di dollari dopo che Northvolt non era riuscita a rispettare il contratto a lungo termine per la fornitura di celle per batterie firmato nel 2020.

Una perdita per l’industria svedese

Il co-fondatore Peter Carlsson, ex dirigente di Tesla che si è dimesso da CEO di Northvolt poco dopo la richiesta di Chapter 11 a novembre, aveva dichiarato in precedenza che l’azienda aveva bisogno di circa 1,2 miliardi di dollari per riprendersi.
“Ciò che alla fine ha portato il consiglio di amministrazione a prendere questa decisione ieri sera è stata la mancanza di una soluzione immediata per il problema di liquidità a breve termine”, ha dichiarato Carlsson ai giornalisti.

Un curatore fallimentare nominato dal tribunale ora supervisionerà il processo di bancarotta, che includerà la vendita degli asset e il pagamento dei debiti.

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