Nike nella tempesta legale degli NFT. Class Action negli USA per la chiusura di RTFKT e il futuro della Token Economy

| 27/04/2025
Nike nella tempesta legale degli NFT. Class Action negli USA per la chiusura di RTFKT e il futuro della Token Economy

Il caso Cheema vs Nike rilancia il dibattito internazionale su innovazione digitale, diritto dei mercati, tutela dei consumatori e responsabilità d’impresa nell’era delle criptovalute e degli asset digitali.

La transizione digitale nel settore fashion & sportswear incontra la sua prima grande battuta d’arresto legale. Presso il tribunale federale di Brooklyn (New York) è stata depositata una class action contro Nike da parte di acquirenti internazionali di NFT a tema Nike e altri crypto-asset, guidati dall’australiano Jagdeep Cheema. Il motivo? La chiusura improvvisa, avvenuta a dicembre 2024, della controllata RTFKT (acquisita da Nike nel 2021) che aveva rappresentato il ponte strategico tra il colosso dello sportswear e il nascente universo dei digital collectible.

NFT, Innovazione e Regolazione: un Ecosistema Ancora in Bilico

RTFKT, acronimo di “artifact”, era stata celebrata come uno dei principali veicoli di innovazione di Nike nel Web3, promettendo la fusione tra cultura, gaming e collezionismo digitale tramite l’emissione di NFT esclusivi. Tuttavia, la repentina chiusura della divisione ha lasciato centinaia di investitori con asset digitali svalutati e privi di mercato, alimentando polemiche sull’affidabilità delle piattaforme centralizzate anche nel nuovo contesto decentralizzato.

Gli attori della class action sostengono che non avrebbero mai acquistato i token agli attuali valori, o addirittura non li avrebbero acquistati affatto, se fossero stati consapevoli della loro natura di titoli non registrati (“unregistered securities”) e del rischio che l’iniziativa potesse essere sospesa unilateralmente.

Profili Giuridici e Regolatori: NFT tra Commodity, Security e Consumer Protection

Il caso si inserisce nel più ampio dibattito internazionale sullo status giuridico degli NFT. A oggi, la normativa statunitense (e non solo) non fornisce una definizione univoca: gli NFT possono essere considerati, a seconda delle circostanze, titoli finanziari (“securities”), commodity o semplici asset digitali. Numerose cause legali sono in corso negli USA per chiarire quando e come tali strumenti rientrino nell’ambito di applicazione delle normative sui mercati finanziari e sulla protezione dei consumatori.

Nel caso Cheema v Nike Inc, i ricorrenti invocano presunte violazioni delle leggi a tutela del consumatore di New York, California, Florida e Oregon, chiedendo un risarcimento superiore ai 5 milioni di dollari. Un ulteriore profilo di rischio per le imprese riguarda la comunicazione trasparente sui diritti e doveri degli acquirenti di asset digitali, nonché le garanzie di accesso e liquidità degli stessi su piattaforme di mercato.

Impatti Economici, Finanziari e di Governance

Sul piano economico e industriale, il caso Nike evidenzia le vulnerabilità ancora aperte per le aziende che decidono di investire nella tokenizzazione di prodotti, servizi e brand identity. La volatilità dei mercati crypto, la mancanza di uno standard regolatorio globale e il rischio di class action su larga scala espongono anche le multinazionali più solide a impatti reputazionali, economici e legali potenzialmente significativi.

Dal punto di vista della governance aziendale, emerge la necessità di definire policy chiare per l’adozione di nuove tecnologie, valutando con attenzione i rischi associati alla chiusura di business unit innovative e le ripercussioni sui clienti e investitori digitali.

Geopolitica della Token Economy e Diritto dell’Innovazione

Il caso coinvolge anche dinamiche geopolitiche: la platea degli investitori e collezionisti NFT è globale, con forti presenze in Europa, Asia e Australia. La chiusura di una piattaforma come RTFKT può quindi scatenare effetti a catena nei rapporti tra ordinamenti giuridici, rafforzando la domanda di nuove regole transnazionali sulla tutela dei diritti dei digital asset holders.

In questo contesto, la “jurisdiction shopping” degli attori coinvolti e la diversità delle normative nazionali complicano la definizione di un quadro certo per la tutela degli interessi economici e la prevenzione di comportamenti opportunistici da parte delle grandi piattaforme.

Verso Nuovi Modelli di Sostenibilità Legale e Industriale

Il contenzioso Cheema v Nike Inc rappresenta un campanello d’allarme per tutto l’ecosistema delle imprese innovative che si muovono tra economia digitale, tokenizzazione e nuova finanza. La ricerca di un equilibrio tra innovazione, tutela dei consumatori e certezza giuridica sarà cruciale per la maturazione del settore e la diffusione responsabile delle nuove tecnologie.

Le strategie future di aziende come Nike, così come le decisioni dei tribunali americani nei casi simili, avranno ricadute profonde sulla regolazione internazionale della token economy, sui modelli di business e sulla fiducia degli investitori nel potenziale della blockchain applicata al mondo consumer.

Video del Giorno

Live – Blue Origin lancia Katy Perry, Gayle King e altre celebrità nello spazio in una missione con equipaggio tutto al femminile

"Non ci può essere profonda delusione dove non c'è un amore profondo"

Martin Luther King

Articoli recenti

Tecnologie in video

Drone View

Barberio & Partners s.r.l.

Via Donatello 67/D - 00196 Roma
P.IVA 16376771008

Policy
Privacy Policy
Cookie Policy
Termini e Condizioni
iscriviti alla nostra newsletter
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e la Informativa sulla Privacy di Google, nonché i Termini di Servizio sono applicabili.