Il nuovo colosso del mining nato dalla fusione tra American Bitcoin e Gryphon Digital porterà in borsa una delle operazioni più controverse e strategiche dell’ecosistema cripto statunitense, con implicazioni su regolazione, finanza politica e politica industriale.
Il settore del mining di criptovalute statunitense si arricchisce di un nuovo protagonista: American Bitcoin, società co-fondata da Eric Trump e Donald Trump Jr., ha annunciato il proprio ingresso sul mercato borsistico attraverso una fusione interamente azionaria con Gryphon Digital Mining. L’accordo, previsto per la chiusura nel terzo trimestre del 2025, rafforza la crescente integrazione tra il mondo politico e l’economia delle risorse digitali, in un momento di intensa volatilità normativa e geopolitica.
Struttura dell’operazione e assetti proprietari
A seguito della fusione, gli attuali azionisti di American Bitcoin, tra cui Hut 8 Mining Corp. – uno dei principali operatori del settore – e i figli del Presidente Trump, deterranno circa il 98% del capitale della nuova entità. Gryphon Digital, attualmente quotata al Nasdaq, fungerà da veicolo di quotazione, beneficiando di un’immediata rivalutazione del proprio titolo in pre-market: +200% nella sola giornata di annuncio, mentre Hut 8 ha registrato un +13%.
Eric Trump manterrà il ruolo di Chief Strategy Officer della nuova società, con una visione dichiaratamente ambiziosa: “vogliamo creare la piattaforma di accumulo Bitcoin più investibile sul mercato.”
Bitcoin accumulation strategy: tra finanza alternativa e semplificazione retail
Il modello di business previsto segue la crescente tendenza all’accumulazione strategica di Bitcoin come asset di bilancio da parte di società quotate, un approccio reso popolare da MicroStrategy a partire dal 2020. In pratica, queste società permettono agli investitori di esporsi indirettamente a Bitcoin attraverso titoli azionari, evitando la complessità dell’acquisto diretto tramite exchange.
Secondo Allan Marshall, CEO della piattaforma Upexi, “comprare un’azione è ancora percepito come un gesto familiare da milioni di investitori retail, molto più dell’acquisto diretto di cripto-asset.” Un’affermazione corroborata dal rally delle azioni Upexi dopo l’annuncio dell’introduzione di Solana come asset di bilancio.
Implicazioni normative, etiche e politiche
Il debutto di American Bitcoin si inserisce in un più ampio quadro di attivismo cripto della famiglia Trump. Dopo il lancio del meme coin $TRUMP e della piattaforma World Liberty Financial, l’ingresso formale dei figli dell’ex presidente in un progetto legato al mining introduce una nuova dimensione di complessità normativa e conflitto d’interesse.
Il posizionamento di American Bitcoin assume anche una valenza geopolitica. In un contesto di tensioni crescenti tra Stati Uniti e potenze emergenti in materia di tecnologie strategiche, energia e sovranità digitale, il rafforzamento del mining domestico può essere letto come un tentativo di consolidare l’autonomia americana nella creazione di valore crypto, contrastando la crescente influenza di attori asiatici e dell’Europa dell’Est.
La partecipazione di Hut 8, azienda canadese, ma con forti legami operativi negli USA, segnala, inoltre, un orientamento verso sinergie nordamericane, in linea con le strategie di reshoring e consolidamento dell’infrastruttura digitale nel continente.
Una convergenza tra impresa privata, interessi politici e transizione finanziaria
La fusione tra American Bitcoin e Gryphon Digital rappresenta un caso emblematico della nuova fase di industrializzazione dell’ecosistema crypto statunitense. Il coinvolgimento diretto della famiglia Trump solleva questioni complesse sul piano dell’etica pubblica, del diritto dell’innovazione e della regolazione finanziaria.
In uno scenario di accelerazione tecnologica e debolezza normativa, il rischio è che la finanza decentralizzata venga cooptata da logiche di potere tradizionale, compromettendo i principi di trasparenza e accessibilità originariamente alla base della blockchain.
L’evoluzione del progetto e la sua ricezione da parte del mercato e delle autorità regolatorie offriranno nei prossimi mesi un banco di prova critico per la credibilità e la resilienza dell’industria crypto in America.