Mobilità elettrica e servizi pubblici: BYD e Maxi accelerano la transizione dei taxi a Roma e Milano

RedazioneRedazione
| 26/06/2025
Mobilità elettrica e servizi pubblici: BYD e Maxi accelerano la transizione dei taxi a Roma e Milano

Debuttano le BYD Sealion 7 nella flotta romana grazie a una partnership strategica con la startup Maxi. Espansione su Milano e sinergie internazionali con Octopus Energy per il V2G nel Regno Unito delineano una roadmap industriale globale per l’elettrificazione del trasporto urbano.

L’elettrificazione del trasporto pubblico locale entra in una nuova fase con l’arrivo delle prime BYD Sealion 7 nella flotta taxi romana, frutto della partnership tra il costruttore cinese BYD e la startup italiana Maxi, specializzata in soluzioni per la mobilità elettrica professionale. Le vetture sono state affidate ai conducenti della cooperativa Samarcanda 065551, una delle realtà più consolidate del settore taxi nella Capitale. Il progetto, ora pienamente operativo, rappresenta un importante laboratorio per l’adozione su larga scala di soluzioni a basse emissioni nei servizi pubblici urbani.

Un ecosistema per la transizione elettrica

La collaborazione tra BYD e Maxi ha un obiettivo chiaro: costruire un ecosistema integrato per i driver professionisti, che comprenda non solo veicoli elettrici di ultima generazione, ma anche infrastrutture di ricarica veloce, assistenza tecnica specializzata e tecnologie digitali per la gestione intelligente del servizio. “Roma è il primo banco di prova di un modello replicabile su scala nazionale”, ha dichiarato Barbara Covili, General Manager di Maxi, sottolineando come l’elettrico possa diventare “una risorsa sostenibile e competitiva” anche per gli operatori tradizionali del trasporto urbano.

A breve, il progetto si estenderà anche a Milano, dove Maxi ha già avviato i primi test operativi. In entrambe le città, l’adozione di veicoli elettrici nei taxi è favorita da un contesto normativo in evoluzione e da politiche locali che incentivano la decarbonizzazione del trasporto urbano. Il modello proposto da Maxi e BYD si presenta così come un caso studio di politica industriale urbana applicata alla transizione ecologica.

BYD: strategia europea e penetrazione nei servizi pubblici

Per BYD, il debutto della Sealion 7 a Roma rappresenta un traguardo strategico nella penetrazione del mercato europeo dei trasporti pubblici elettrici. “Il nostro ingresso nel servizio taxi romano è parte della missione di BYD: offrire soluzioni sostenibili, innovative e tecnologicamente avanzate per la mobilità urbana”, ha affermato Roberto Pazzini, Head of Corporate Sales & Used Cars di BYD Italia. Il gruppo cinese, già leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici, sta rafforzando la propria presenza nel Vecchio Continente anche attraverso sinergie pubblico-private, come dimostrano le recenti operazioni in Germania, Norvegia e Francia.

Sinergie globali: il caso BYD–Octopus nel Regno Unito

Parallelamente, BYD ha lanciato nel Regno Unito un innovativo progetto di mobilità integrata in collaborazione con Octopus Energy, uno dei principali attori europei della transizione energetica. Il programma, denominato Power Pack Bundle, propone un’offerta integrata dal costo mensile di 30 sterline che include il leasing della BYD Dolphin (dotata di tecnologia V2G-ready), un caricatore bidirezionale Zaptec Pro e l’accesso a una tariffa di energia domestica a costo zero.

Il cuore dell’iniziativa è la tecnologia Vehicle-to-Grid (V2G), che consente di ricaricare il veicolo nei momenti di bassa domanda energetica e di restituire energia alla rete nei picchi di consumo. In questo modo, i veicoli diventano unità mobili di accumulo energetico, riducendo i costi per l’utente e contribuendo alla stabilità del sistema elettrico nazionale. BYD e Octopus hanno, inoltre, stretto un accordo con Motability Operations, la maggiore compagnia di leasing per persone con disabilità nel Regno Unito, per garantire l’accesso equo a questa nuova tecnologia.

Implicazioni giuridiche e di policy industriale

Dal punto di vista giuridico e normativo, le iniziative di BYD e Maxi si inseriscono in un contesto europeo in rapida evoluzione. Le regolamentazioni sulle emissioni zero per il trasporto pubblico urbano, combinate con incentivi fiscali e finanziamenti del PNRR in Italia, stanno creando un quadro favorevole per l’adozione di veicoli elettrici nel settore taxi. Tuttavia, persistono criticità in termini di standardizzazione delle infrastrutture, interoperabilità dei sistemi di ricarica e definizione di responsabilità contrattuali nel contesto delle tecnologie bidirezionali come il V2G.

In termini di politica industriale, le strategie adottate da BYD e i suoi partner mostrano un nuovo approccio integrato tra manifattura, tecnologia e servizi energetici, dove l’auto elettrica non è solo un prodotto, ma un nodo in un sistema distribuito di produzione e consumo energetico. Questo modello – già in fase di sperimentazione in mercati avanzati – potrebbe ridefinire i rapporti tra industria automobilistica, utility energetiche e pubbliche amministrazioni nei prossimi anni.

Un esempio concreto

Il debutto delle BYD Sealion 7 nei taxi romani e l’espansione in corso su Milano rappresentano un esempio concreto di transizione ecologica applicata al trasporto pubblico, con impatti diretti su sostenibilità ambientale, economia locale e innovazione tecnologica. Parallelamente, i progetti V2G in corso nel Regno Unito offrono una visione di lungo termine su come integrare mobilità elettrica e gestione intelligente della rete elettrica. In questo scenario, l’Italia ha l’opportunità di posizionarsi come hub strategico per la sperimentazione e l’implementazione di nuovi modelli di mobilità urbana sostenibile, in una prospettiva industriale europea e globale.

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