Il colosso dei social media si prepara ad affrontare la più grande sfida legale della sua storia recente. Il caso, che prende il via il 14 aprile, rappresenta un banco di prova per la Federal Trade Commission dell’amministrazione Trump e potrebbe ridisegnare le regole del gioco nel mondo Big Tech.
Meta Platforms Inc., la holding di Facebook, Instagram e WhatsApp, è pronta a difendersi in aula in uno dei più importanti procedimenti antitrust degli ultimi anni. A promuovere l’azione è la Federal Trade Commission (FTC), che accusa il gruppo guidato da Mark Zuckerberg di avere abusato della propria posizione dominante nel mercato dei social network per consolidare un monopolio attraverso acquisizioni strategiche e pratiche escludenti.
Il processo – che inizierà il 14 aprile 2025 – è il primo di questa portata ad essere avviato sotto la nuova configurazione della FTC, rinnovata con l’arrivo della seconda amministrazione Trump. I riflettori sono puntati non solo su Meta, ma anche sull’indirizzo che il nuovo corso politico intende imprimere alla regolazione delle Big Tech.
Al centro del processo: Instagram e WhatsApp
La FTC sostiene che le acquisizioni miliardarie di Instagram (2012) e WhatsApp (2014) abbiano costituito una strategia deliberata di “neutralizzazione” della concorrenza, consolidando la posizione di Facebook come piattaforma dominante e ostacolando l’emergere di alternative competitive.
L’obiettivo della causa è dimostrare che Meta ha operato in violazione delle leggi antitrust statunitensi, con impatti significativi sulla concorrenza, sull’innovazione e sulla libertà di scelta degli utenti nel settore dei social media.
Una prova di forza per la nuova FTC
Questo processo rappresenta una sfida strategica per la nuova leadership della FTC, che intende rafforzare il proprio ruolo di vigilanza sul potere di mercato delle aziende digitali. In un clima politico dove il controllo delle Big Tech è tornato al centro del dibattito, l’esito del caso potrebbe fissare nuovi precedenti giuridici e definire gli standard di accountability per l’intero settore.
La portata del processo va ben oltre Meta: un verdetto sfavorevole potrebbe avere rilevanti ricadute sul modello di crescita per acquisizioni tipico delle aziende tecnologiche statunitensi.
Meta si prepara al contrattacco
Mark Zuckerberg si è già mosso sul piano politico. Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, il CEO di Meta avrebbe incontrato recentemente il presidente Trump nel tentativo di influenzare indirettamente l’orientamento del nuovo corso antitrust. Meta si difende sostenendo che le acquisizioni sono state approvate in passato e che l’azienda opera in un mercato altamente competitivo, dove TikTok e altri nuovi player stanno erodendo le sue quote.
Implicazioni economico-finanziarie
Dal punto di vista finanziario, un verdetto negativo potrebbe influenzare il titolo Meta, esporre l’azienda a sanzioni o perfino obblighi di dismissione di asset strategici. Per gli investitori, si tratta di un test cruciale sulla tenuta del modello di business di Meta e, più in generale, sulla direzione della regolamentazione tech USA nei prossimi anni.