Meta pubblica il suo Rapporto di Conformita’ con il DMA

| 07/03/2025
Meta pubblica il suo Rapporto di Conformita’ con il DMA

Meta ha pubblicato il suo Rapporto di Conformità con il Digital Markets Act (DMA), confermando il suo impegno a rispettare le normative europee sui mercati digitali. Nel documento, l’azienda sottolinea le misure adottate per adeguarsi alle regole imposte dal Regolamento (UE) 2022/1925, che mira a rendere il mercato digitale più equo e competitivo, riducendo il potere monopolistico dei cosiddetti “gatekeeper”.

Tra le novità più rilevanti, Meta ha deciso di ridurre del 40% il prezzo dell’abbonamentoSubscription for No Ads”, il servizio che consente di accedere a Facebook e Instagram senza pubblicità. A partire da novembre 2024, il costo è sceso da 9,99 a 5,99 euro al mese per la versione web e da 12,99 a 7,99 euro al mese per dispositivi iOS e Android. Con questa scelta, l’azienda punta a rendere l’abbonamento più accessibile, mantenendo però la pubblicità personalizzata come pilastro del proprio modello di business.

Pubblicita’, 3 importanti cambiamenti per gli utenti UE

Un altro cambiamento significativo riguarda la pubblicità. In risposta alle richieste della Commissione Europea, Meta ha introdotto una nuova opzione per gli utenti dell’UE, che potranno scegliere tra tre alternative:

  • mantenere l’accesso gratuito con annunci personalizzati
  • sottoscrivere l’abbonamento per eliminare la pubblicità
  • optare per una versione gratuita con annunci meno personalizzati.

Questo compromesso è stato pensato per conciliare le esigenze normative con la sostenibilità economica della piattaforma.

La protezione dei dati

Nel campo della protezione dei dati, Meta ha rafforzato gli strumenti di portabilità, migliorando le funzionalità di “Download Your Information” e “Transfer Your Information“. Ora gli utenti possono trasferire automaticamente i propri dati su piattaforme di terze parti come Google Photos, Dropbox e Blogger, impostando anche trasferimenti giornalieri. Questo passo avanti risponde a una delle richieste principali del DMA, che punta a ridurre la dipendenza degli utenti da un unico ecosistema digitale.

Interoperabilita’ dei servizi di messaggistica

Un altro aspetto cruciale è quello dell’interoperabilità dei servizi di messaggistica. In conformità con l’articolo 7 del DMA, Meta ha aperto WhatsApp e Facebook Messenger a servizi di messaggistica di terze parti, consentendo loro di interagire con le piattaforme del gruppo. Questa apertura è avvenuta in due fasi: a partire da marzo 2024 per WhatsApp e da novembre 2024 per Messenger. Tuttavia, resta da vedere quanto questa interoperabilità sarà effettivamente efficace e fino a che punto Meta consentirà una vera integrazione con altri operatori.

Gli sviluppi per il periodo 2025-2026

Guardando al futuro, l’azienda ha già delineato alcuni sviluppi per il periodo 2025-2026. Tra le novità attese, ci sarà il miglioramento dell’esperienza di Messenger senza Facebook, che consentirà agli utenti di trasferire i propri contatti e accedere a nuove funzioni di conversazione.
Inoltre, WhatsApp verrà integrato nel Meta Accounts Center, consentendo un’esperienza più fluida tra le diverse piattaforme dell’azienda.
Un altro punto su cui Meta si sta concentrando è il rafforzamento dei protocolli interni sull’uso dei dati degli utenti business, per garantire maggiore trasparenza e sicurezza.

Le criticita’

Nonostante l’azienda insista sulla sua piena conformità al DMA, alcune criticità restano aperte.
Il modello di consenso adottato da Meta per la pubblicità personalizzata è ancora oggetto di dibattito, poiché la Commissione Europea vuole assicurarsi che gli utenti abbiano davvero una scelta libera e consapevole.
Anche la riduzione del prezzo dell’abbonamento potrebbe non essere solo una strategia commerciale, ma una mossa per evitare ulteriori pressioni normative.
Inoltre, l’interoperabilità dei servizi di messaggistica, seppur dichiarata, dovrà essere monitorata attentamente per verificarne l’effettiva applicazione.

Il Rapporto di Conformità del 2025 mostra chiaramente lo sforzo di Meta nel rispettare le regole imposte dal DMA, ma solleva interrogativi sulla reale volontà dell’azienda di cambiare il proprio approccio al mercato digitale.
La Commissione Europea continuerà a vigilare, per garantire che le scelte offerte agli utenti siano realmente efficaci e che l’ecosistema digitale diventi più aperto e competitivo.

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