Con vendite in calo e utili negativi, il marchio di lusso del gruppo Stellantis punta su una riformulazione profonda: nuovi prodotti, rete distributiva ridisegnata e focus sull’identità italiana, mentre il gruppo esclude la vendita del brand.
Maserati, storico marchio italiano del lusso automobilistico e parte del colosso globale Stellantis, si prepara a presentare un nuovo business plan strategico nelle prossime settimane. Il rilancio della casa modenese avverrà a ridosso dell’insediamento del nuovo CEO del gruppo, Antonio Filosa, previsto per il 23 giugno.
L’annuncio è stato dato dall’attuale CEO di Maserati, Santo Ficili, durante il Motor Valley Fest a Modena. Il piano sarà focalizzato non solo su nuovi modelli, ma anche sulla ridefinizione dei rapporti con la rete di concessionari e assistenza, in un momento cruciale per la tenuta economica e l’identità del brand.
Una riorganizzazione oltre il prodotto: dalla rete vendita alla manifattura
Il piano, che supera il perimetro del semplice sviluppo prodotto, prevede interventi sulla customer experience, la digitalizzazione dei processi di vendita e l’ottimizzazione della catena di assistenza post-vendita. Maserati continuerà comunque a progettare, ingegnerizzare e produrre in Italia, mantenendo la centralità manifatturiera del Paese nel proprio posizionamento strategico.
La revisione strategica segue la sospensione, nel 2023, del precedente piano industriale e arriva in un momento in cui Stellantis ha affidato alla società di consulenza McKinsey il mandato di supportare la ridefinizione di lungo termine sia per Maserati che per Alfa Romeo, altro brand premium del gruppo.
Contesto finanziario e industriale: debolezze e opportunità
Maserati, attualmente in perdita operativa, non ha in programma alcun lancio imminente di nuovi modelli e si trova a dover affrontare un mercato sempre più competitivo e globalizzato, aggravato da tensioni geopolitiche e dazi, in particolare negli Stati Uniti. Questo mercato rappresenta circa il 30% delle vendite Maserati, mentre per Alfa Romeo l’incidenza è intorno al 15%.
Nonostante i risultati negativi, Stellantis ha smentito ogni intenzione di dismettere Maserati, rispondendo così a speculazioni di mercato su una possibile vendita del marchio.
“Non ci sono piani di dismissione”, ha ribadito Ficili con fermezza, chiudendo la porta a scenari di cessione nel breve termine.
Il ruolo di Filosa e la governance futura
L’arrivo di Antonio Filosa come CEO del gruppo Stellantis è considerato centrale per la futura traiettoria di Maserati. Filosa, italiano e profondo conoscitore dei marchi del gruppo, avrà il compito di riattivare le sinergie tra brand premium, favorendo il rilancio di Maserati e Alfa Romeo in un quadro coordinato e sostenibile.
La visione di Filosa potrebbe contribuire a rafforzare l’ecosistema del lusso automotive italiano all’interno di Stellantis, con ricadute significative in termini di investimenti, occupazione e innovazione nella Motor Valley.
Implicazioni per la politica industriale e l’innovazione
Il nuovo piano Maserati arriva in un momento in cui il settore auto di fascia alta è al centro di trasformazioni profonde legate alla mobilità elettrica, alla digitalizzazione del veicolo e all’evoluzione normativa in Europa e negli USA.
Con la competizione crescente da parte di nuovi attori globali, specialmente cinesi e americani, il rilancio di Maserati sarà un banco di prova anche per il modello europeo di governance industriale del settore automobilistico.
In questo contesto, Stellantis dovrà bilanciare:
- la valorizzazione dell’identità del marchio
- l’esigenza di redditività
- l’integrazione con i nuovi paradigmi tecnologici ed ecologici.
Un test cruciale
Il rilancio di Maserati sarà più di una semplice operazione commerciale: rappresenterà un test cruciale per la sostenibilità dell’automotive premium europeo in una fase di transizione globale. Il nuovo piano industriale dovrà affrontare sfide complesse con soluzioni integrate e visione di lungo periodo, valorizzando heritage, tecnologia e posizionamento strategico nel mercato internazionale.