L’impatto dell’IA sulle strategie di contrasto al riciclaggio di denaro nel 2025

| 14 Gennaio 2025
L’impatto dell’IA sulle strategie di contrasto al riciclaggio di denaro nel 2025

Con l’avvio del 2025, il settore finanziario si trova a un crocevia cruciale, poiché affronta la doppia sfida di adottare l’intelligenza artificiale (IA) e nel contempo di rispettare un quadro normativo sempre più complesso.

Secondo Napier, società leader nella fornitura di soluzioni finanziarie di conformità regolamentare basate sull’intelligenza artificiale, l’integrazione strategica dell’IA nelle azioni di contrasto al riciclaggio di denaro (AMLAnti Money Laundering) non promette solo maggiore efficienza operativa per le istituzioni finanziarie, ma rappresenta anche una posta finanziaria di enorme rilievo.

AI e crimini finanziari

Il potenziale risparmio per le economie globali è stimato in 3,13 trilioni di dollari all’anno. Questa cifra straordinaria, calcolata dal Napier AI/AML Index 2024-2025, dimostra il potere trasformativo dell’IA nel ridefinire la conformità rispetto ai crimini finanziari.
Nondimeno, il percorso per sfruttare pienamente l’IA rimane complicato. Le linee guida per la sua applicazione variano significativamente da mercato a mercato, e rendono essenziale per il settore finanziario un approccio alla conformità che privilegi tecnologie comprensibili e verificabili. All’inizio del 2025, questa priorità non potrà essere trascurata.
Il panorama normativo del 2024 ha già messo in evidenza i rischi legati alle valute digitali e alle implicazioni geopolitiche delle sanzioni, in particolare quelle che riguardano la Russia.
Anche con un eventuale cambio di priorità negli Stati Uniti, dovuto all’insediamento della nuova amministrazione, l’attenzione sulla conformità alle sanzioni è destinata a persistere.

AI Act e le istituzioni finanziarie

L’AI Act dell’Unione Europea, entrato in vigore nel 2024, ha già introdotto nuove regole per garantire trasparenza e guidare le istituzioni finanziarie verso l’adozione di tattiche più avanzate basate sull’IA per il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
Questi sviluppi sottolineano l’importanza di approcci innovativi, ma responsabili, che rispettino standard etici e garantiscano un futuro finanziario sicuro e resiliente.
A livello globale, riforme normative come la Tranche 2 dell’Australia e il prossimo Bill C-27 del Canada, che comprende l’Artificial Intelligence and Data Act, riflettono un impegno condiviso verso un quadro regolamentare più rigoroso e favorevole all’innovazione.
Questi interventi legislativi mirano non solo a proteggere l’ecosistema finanziario, ma anche a favorire un accesso più inclusivo ai servizi, e a dotare le istituzioni degli strumenti necessari per combattere in modo più efficace i crimini finanziari.
L’AI Act europeo ha segnato un rilevante precedente nell’adozione di pratiche di IA incentrate sull’essere umano e rispettose dei principi etici e responsabili.
Mentre l’IA continua a perfezionare la conformità AML, aumentando precisione dei controlli e garantendo l’esperienza del cliente, è essenziale che il suo utilizzo rimanga in linea con standard etici e di responsabilità rigorosi.

Le linee guida e i regolatori finanziari

Entro il 2025, si prevede che i regolatori finanziari introdurranno linee guida definitive per garantire un’applicazione responsabile dell’IA nella mitigazione dei rischi legati ai crimini finanziari.
Un elemento di crescente importanza è ovviamente la resilienza operativa digitale nel settore finanziario. In Europa il Digital Operational Resilience Act (DORA), che entrerà in vigore a gennaio 2025, richiede alle istituzioni finanziarie di adottare misure IT robuste, capaci di fronteggiare le minacce informatiche.
Questo quadro normativo punta a rafforzare la fiducia dei consumatori nella sicurezza digitale delle transazioni e a migliorare trasparenza e fiducia nel sistema finanziario.
L’integrazione dell’IA nelle istituzioni finanziarie richiede, inoltre, un approccio bilanciato nella gestione del rischio.
Gli strumenti di IA, per quanto potenti, possono infatti ereditare pregiudizi dai dataset di origine.
Per mitigare questo rischio, è indispensabile che le istituzioni promuovano team di supervisione umana diversificati, in grado di perfezionare continuamente le applicazioni IA.
Questi team dovranno svolgere un ruolo non trascurabile nell’assicurare che i risultati dell’IA rispettino principi di equità e conformità normativa; inoltre faranno sì che l’elemento umano sia parte integrante dei processi decisionali.
Con l’evoluzione del panorama della conformità e dei perimetri normativi, appare sempre più evidente l’esigenza di soluzioni di IA sempre più personalizzate, rispetto a generiche soluzioni a catalogo. Per sfruttare al meglio il potenziale dell’IA nella lotta ai crimini finanziari, il settore finanziario dovrà assumere una strategia di conformità politicamente e tecnologicamente rigorosa e ben pianificata.

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