L’Europa triplica il costo per l’ingresso: la nuova proposta della Commissione UE

RedazioneRedazione
| 23/07/2025
L’Europa triplica il costo per l’ingresso: la nuova proposta della Commissione UE

L’Unione Europea propone un adeguamento dei costi d’ingresso per i viaggiatori esenti da visto, puntando a rafforzare sicurezza, sostenibilità finanziaria e allineamento con gli standard globali.

La Commissione Europea ha proposto un significativo aumento del costo per ottenere l’autorizzazione al viaggio nel quadro dell’European Travel Information and Authorisation System (ETIAS), che dovrebbe entrare in vigore nel quarto trimestre del 2026.
Secondo l’annuncio ufficiale, il prezzo per i viaggiatori esenti da visto salirebbe da 7 euro (circa 8 dollari) a 20 euro (circa 23 dollari), quasi triplicando l’onere economico per l’ingresso nell’area Schengen.

Le ragioni dell’aumento: inflazione, sostenibilità operativa e convergenza internazionale

Tra le motivazioni indicate dalla Commissione figurano l’inflazione crescente, i maggiori costi operativi del sistema e la necessità di armonizzare l’ETIAS con sistemi equivalenti adottati da altri Paesi avanzati.
Viene, infatti, citato l’esempio del Regno Unito, dove l’ETA (Electronic Travel Authorisation) costa attualmente 16 sterline (circa 21,70 dollari), e degli Stati Uniti, il cui sistema ESTA ha un prezzo di 21 dollari.

Chi è soggetto al pagamento dell’ETIAS?

L’autorizzazione ETIAS sarà obbligatoria per i viaggiatori provenienti da 59 Paesi che attualmente non richiedono visto per entrare nei 30 Paesi europei aderenti, per soggiorni di breve durata (massimo 90 giorni su un periodo di 180 giorni).
Tra i Paesi interessati figurano Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Giappone, Singapore, Corea del Sud e Australia. Sono previsti esoneri per i minori di 18 anni, gli over 70 e i familiari di cittadini UE.

Il quadro normativo e il calendario dell’attuazione

L’introduzione dell’ETIAS, approvata nel 2018, è stata più volte rinviata a causa di complessità tecniche e difficoltà organizzative. Il nuovo avvio è previsto per la fine del 2026. La proposta di aumento della tariffa è ora soggetta a un periodo di revisione di due mesi da parte del Consiglio e del Parlamento europeo. Se approvata, rappresenterà un cambiamento sostanziale nella politica di accesso all’area Schengen.

Impatti geopolitici, economici e industriali del nuovo ETIAS

Dal punto di vista geopolitico, l’adeguamento tariffario riflette un’esigenza strategica dell’UE di rafforzare il controllo alle frontiere esterne e di allinearsi agli standard internazionali in materia di sicurezza e gestione dei flussi migratori.
Sul piano economico, il maggior introito previsto dovrebbe contribuire a finanziare l’infrastruttura tecnologica e i costi amministrativi del sistema ETIAS, garantendo una gestione più efficiente e sicura dei dati.

Per il settore turistico e dei trasporti, l’impatto potrebbe essere ambivalente: da un lato, l’aumento della tariffa potrebbe disincentivare alcuni viaggiatori occasionali; dall’altro, la stabilità e prevedibilità del sistema potrebbero rafforzare la fiducia nei viaggi internazionali verso l’Europa.
Sarà fondamentale monitorare l’effetto dell’introduzione del nuovo sistema sull’afflusso turistico e sugli operatori economici legati all’accoglienza.

Verso un nuovo equilibrio tra sicurezza, accessibilità e competitività

Il nuovo corso dell’ETIAS segna una svolta nella gestione delle frontiere europee, ispirato a principi di sicurezza, sostenibilità economica e convergenza normativa. Il bilanciamento tra le esigenze di protezione e quelle di apertura resterà cruciale per non compromettere la competitività internazionale del continente.
La revisione ora in corso presso le istituzioni europee sarà determinante per definire i contorni definitivi di un sistema destinato a incidere significativamente sul futuro della mobilità internazionale verso l’Europa.

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