L’Unione Europea si confronta con la dipendenza da colossi americani come Visa, Mastercard e PayPal nel settore dei pagamenti digitali. La Banca Centrale Europea (BCE) lancia l’allarme e promuove iniziative come il portafoglio digitale Wero e l’euro digitale per rafforzare la sovranità finanziaria del continente.
Con il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, l’Europa ha intensificato le riflessioni sulla propria dipendenza da infrastrutture critiche straniere, in particolare nel settore dei pagamenti digitali. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha recentemente dichiarato che l’Europa deve “ridurre le vulnerabilità derivanti dall’attuale infrastruttura delle piattaforme di pagamento di proprietà straniera” e garantire la disponibilità di una “offerta europea, per ogni evenienza”.
Secondo i dati della BCE, nel primo semestre del 2024, il 56% delle transazioni senza contanti nell’UE è stato effettuato tramite carta, con oltre 40 miliardi di operazioni. Tuttavia, la dipendenza da reti di carte statunitensi come Visa e Mastercard varia significativamente tra gli Stati membri. Paesi come Irlanda e Paesi Bassi sono completamente dipendenti da queste reti, mentre Germania e Francia dispongono di sistemi domestici che riducono la loro esposizione.
Philip Lane: “Questa dipendenza espone l’Europa a rischi di pressione economica e coercizione”
Philip Lane, capo economista della BCE, ha sottolineato che “questa dipendenza espone l’Europa a rischi di pressione economica e coercizione e ha implicazioni per la nostra autonomia strategica, limitando la nostra capacità di controllare aspetti critici della nostra infrastruttura finanziaria”.
Lane ha inoltre evidenziato che circa due terzi dei pagamenti con carta nella zona euro sono attualmente elaborati da Visa e Mastercard, mentre aziende tecnologiche come Apple Pay, Google Pay e PayPal gestiscono una parte sostanziale delle transazioni al dettaglio.
Wero: il portafoglio digitale europeo prende forma
Nel tentativo di ridurre la dipendenza da fornitori di servizi di pagamento stranieri, l’European Payments Initiative (EPI) ha lanciato Wero, un portafoglio digitale europeo. Attualmente operativo in Germania, Belgio e Francia, Wero consente pagamenti transfrontalieri in Europa occidentale e mira a diventare la prima soluzione di pagamento sovrana del continente.
Wero è progettato per sostituire sistemi nazionali come Giropay in Germania, Paylib in Francia e Payconiq in Belgio e Lussemburgo. Il servizio consente trasferimenti di denaro utilizzando numeri di telefono o indirizzi e-mail, senza la necessità di un IBAN, e supporta pagamenti istantanei tra conti bancari.
L’euro digitale: una risposta strategica della BCE
Parallelamente, la BCE sta avanzando nel progetto dell’euro digitale, una valuta digitale della banca centrale che mira a garantire la sovranità monetaria dell’Europa nell’era digitale. Il Consiglio direttivo della BCE deciderà entro la fine del 2025 se passare alla fase successiva delle preparazioni per l’euro digitale, una volta completato il processo legislativo dell’Unione Europea.
L’euro digitale sarebbe utilizzabile anche offline tramite dispositivi come telefoni mobili o carte fisiche, offrendo un’esperienza simile al contante e garantendo un alto livello di privacy.
Un cammino verso l’autonomia finanziaria
L’Europa si trova di fronte a una scelta cruciale: continuare a dipendere da infrastrutture di pagamento straniere o investire in soluzioni proprie per garantire la propria autonomia finanziaria. Iniziative come Wero e l’euro digitale rappresentano passi significativi verso la costruzione di un sistema di pagamento europeo indipendente, resiliente e sicuro. Tuttavia, il successo di questi progetti dipenderà dalla loro adozione diffusa da parte di consumatori e commercianti, nonché dal supporto continuo delle istituzioni europee.