NBN Co affida a Project Kuiper di Amazon il collegamento di 300.000 utenze non raggiunte dalla rete terrestre, puntando su un partner emergente per ridurre rischi di sovranità e diversificare l’infrastruttura critica nazionale.
L’operatore pubblico australiano NBN Co ha annunciato un accordo con Project Kuiper, il servizio satellitare a bassa orbita terrestre (LEO) di Amazon, per fornire internet ad alta velocità a circa 300.000 abitazioni e imprese situate nelle aree non coperte dalla rete terrestre. Il programma sostituirà, a partire dal prossimo anno, due satelliti governativi che resteranno operativi fino al 2032.
L’operazione si inserisce in un contesto di crescente domanda di connettività in regioni remote, dove la distanza e la scarsa densità abitativa rendono antieconomici i collegamenti via cavo.
Il peso dell’investimento e le prospettive tecnologiche
Project Kuiper è ancora in fase di sviluppo, ma Amazon ha annunciato un investimento complessivo di 15 miliardi di dollari per costruire e lanciare la costellazione. Al momento dispone di 78 satelliti, il primo dei quali è stato lanciato nell’aprile 2024, ma il piano prevede oltre 3.200 satelliti interconnessi da link ottici per garantire velocità e bassa latenza.
Questa rete sarà collegata a stazioni di terra e punti di accesso locali, garantendo resilienza operativa e possibilità di aggiornamento modulare.
Perché non Starlink: sovranità e diversificazione del rischio
Nonostante Starlink sia oggi il leader mondiale del settore con oltre 8.000 satelliti in orbita e più di 250.000 clienti in Australia, NBN Co ha preferito diversificare. Secondo analisti come Paul Budde, la decisione riflette la volontà di ridurre il rischio di sovranità, evitando una dipendenza totale da un operatore statunitense di proprietà di un singolo imprenditore con forte esposizione geopolitica.
Budde ha evidenziato che infrastrutture critiche come la connettività satellitare possono diventare strumenti di pressione politica in caso di tensioni diplomatiche.
Implicazioni geopolitiche e industriali
L’accordo con Amazon ha una valenza geopolitica oltre che tecnologica. L’Australia, partner strategico degli Stati Uniti, ma attenta alla propria autonomia operativa, mira a mantenere un equilibrio nella gestione di asset sensibili. Affidare l’intera infrastruttura a un solo provider, come Starlink, avrebbe potuto creare vulnerabilità in caso di cambiamenti politici a Washington.
La scelta di Kuiper permette anche di stimolare la concorrenza nel mercato satellitare LEO, ancora in fase di consolidamento, e di avere un maggiore potere negoziale nei futuri accordi.
Processo di procurement e obblighi regolatori
NBN Co ha dichiarato che la selezione è avvenuta attraverso una procedura di gara “rigorosa” che ha considerato criteri tecnici, operativi e commerciali. La fornitura di infrastrutture critiche comporta in Australia obblighi normativi stringenti in materia di sicurezza, continuità di servizio e protezione dei dati.
Il Chief Development Officer di NBN, Gavin Williams, ha sottolineato che l’affidabilità e la capacità di investimento di Amazon sono state determinanti nella scelta.
Differenze di mercato e modello di business
Starlink, parte dell’ecosistema SpaceX, ha già una consolidata presenza nel segmento consumer, con kit venduti anche attraverso i due maggiori operatori telco australiani e contratti governativi, incluso quello con la Commissione Elettorale australiana. Kuiper, invece, non ha ancora avviato servizi commerciali su larga scala, ma può beneficiare della potenza di fuoco finanziaria e infrastrutturale di Amazon.
Il contratto con NBN Co rappresenta per Kuiper un’opportunità di entrare nel mercato australiano con un cliente istituzionale di primo livello, potenzialmente aprendo la strada a espansioni nel settore corporate e governativo.
Prospettive future e impatto sul settore
Quando sarà a pieno regime, la costellazione Kuiper potrebbe ridisegnare gli equilibri del mercato LEO, oggi dominato da Starlink. La competizione si giocherà non solo sulla copertura globale e sulla velocità di implementazione, ma anche su criteri di affidabilità contrattuale e compatibilità con le politiche industriali nazionali.
Per l’Australia, l’accordo rappresenta un passo verso una connettività più resiliente, capace di integrare reti terrestri e satellitari in un modello ibrido, riducendo il digital divide nelle aree rurali e remote.