Intel ha annunciato la vendita di una quota di maggioranza del 51% della sua divisione Altera, specializzata in chip programmabili (FPGA), al fondo di private equity Silver Lake per 4,46 miliardi di dollari. L’accordo valuta Altera 8,75 miliardi di dollari, un netto ridimensionamento rispetto ai quasi 17 miliardi spesi da Intel nel 2015 per acquisirla.
La mossa rappresenta la prima svolta strategica del nuovo CEO Lip-Bu Tan, nominato dopo l’uscita di scena di Pat Gelsinger lo scorso dicembre, e segna l’inizio di una nuova fase di ristrutturazione per il colosso americano.
Una vendita strategica per rafforzare la cassa
L’operazione, che dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2025, permetterà a Intel di deconsolidare i risultati finanziari di Altera e rafforzare una struttura patrimoniale messa a dura prova dagli investimenti massicci degli ultimi anni. Intel aveva infatti intrapreso, sotto la guida di Gelsinger, una trasformazione per diventare un produttore su contratto (foundry), in risposta all’ascesa di TSMC e all’espansione di Nvidia e AMD nel settore AI.
“La vendita riflette il nostro impegno nel focalizzarci sulle aree core, nel ridurre la nostra struttura dei costi e nel rafforzare il bilancio,” ha dichiarato il CEO Tan. “Stiamo lavorando per razionalizzare la nostra organizzazione e prepararci a una nuova fase di competitività.”
Altera: da opportunità a nodo critico
Altera era stata acquisita nel 2015 con l’obiettivo di integrare la produzione dei suoi chip nelle fabbriche Intel, distaccandosi dalla dipendenza da TSMC. Tuttavia, l’integrazione si è rivelata costosa e lenta, causando una perdita di quote di mercato a favore di Xilinx, che è poi entrata nell’orbita di AMD, consolidando così il vantaggio competitivo di quest’ultima nei chip FPGA.
Nel 2024, Altera ha generato 1,54 miliardi di dollari di ricavi, rappresentando solo il 3% delle vendite totali di Intel, con una perdita operativa di 615 milioni di dollari.
A partire dal 5 maggio 2025, la divisione sarà guidata da Raghib Hussain, ex dirigente di Marvell Technology, noto per la sua esperienza nello sviluppo di chip custom per l’AI.
Il contesto geopolitico e competitivo
La cessione di Altera arriva in un momento delicato per Intel, che si trova a dover riposizionarsi strategicamente in un contesto globale caratterizzato da:
- Competizione feroce nell’AI dominata da Nvidia e AMD
- Tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina che rendono strategica l’autosufficienza nella produzione di chip
- Pressioni governative per rilocalizzare la produzione di semiconduttori su suolo americano
L’amministrazione statunitense, con il CHIPS Act, ha spinto per investimenti domestici nel settore, e Intel ha risposto con nuovi impianti produttivi in Ohio e Arizona. Tuttavia, la sostenibilità finanziaria di questi progetti impone un nuovo equilibrio tra ambizione e redditività.
Silver Lake: un partner d’esperienza per la fase due di Altera
Il fondo Silver Lake, specializzato in tecnologie e già investitore in aziende come Dell, Airbnb e Unity, rappresenta un partner finanziario strategico per rilanciare Altera come entità autonoma focalizzata su mercati verticali come:
- telecomunicazioni
- difesa e aerospazio
- infrastrutture di rete
- intelligenza artificiale embedded
La cessione della quota di maggioranza di Altera segna un cambio di passo deciso per Intel, che, dopo anni di strategie disorganiche e leadership instabile, sembra voler tornare a focalizzarsi su efficienza operativa, innovazione mirata e sostenibilità finanziaria.
Il successo o il fallimento di questa nuova fase dipenderà dalla capacità del gruppo guidato da Tan di riacquisire centralità nella filiera globale dei semiconduttori e di affrontare le sfide tecnologiche e geopolitiche del decennio a venire.