Google accelera sull’Intelligenza Artificiale: Gemini, smart glasses e un piano Ultra da 249 dollari al mese per sfidare OpenAI

RedazioneRedazione
| 21/05/2025
Google accelera sull’Intelligenza Artificiale: Gemini, smart glasses e un piano Ultra da 249 dollari al mese per sfidare OpenAI

Durante l’I/O 2025, Google presenta nuove strategie per consolidare il proprio ecosistema AI: abbonamenti premium, motore di ricerca in “AI Mode”, smart glasses con Android XR e investimenti record da 75 miliardi di dollari. Tra concorrenza crescente e pressioni antitrust, la Big Tech ridefinisce la propria identità tra innovazione e sostenibilità economica.

All’I/O 2025 di Mountain View, Alphabet ha rivelato una serie di sviluppi strategici per integrare l’intelligenza artificiale nei suoi prodotti e modelli di business. Il messaggio di Sundar Pichai è chiaro: Google non solo ha colmato il gap con i concorrenti emergenti, ma intende guidare la prossima fase della trasformazione digitale con una visione orientata a scala, accessibilità e sostenibilità.

Con oltre 400 milioni di utenti attivi mensili sulla sua app Gemini, Google punta ora su un modello di AI universale: un assistente proattivo e personalizzato, capace di compiere azioni per conto dell’utente, anticiparne i bisogni e interagire in ambienti fisici tramite tecnologie indossabili e di visione artificiale.

Un nuovo piano premium: monetizzare l’AI avanzata

Il lancio del “Gemini AI Ultra Plan”, con un prezzo di 249,99 dollari/mese, rappresenta un passo decisivo nella monetizzazione dell’intelligenza artificiale di fascia alta. Il pacchetto include:

  • Accesso prioritario ai modelli Gemini più avanzati (come Deep Think)
  • Automazione tramite l’estensione browser “Project Mariner”
  • 30 TB di storage cloud
  • YouTube senza pubblicità

Il prezzo è in linea con le offerte enterprise di OpenAI e Anthropic, riflettendo il tentativo condiviso di coprire i costi crescenti dello sviluppo dei modelli fondativi e delle infrastrutture di calcolo. Google, inoltre, conferma oltre 150 milioni di abbonati attivi sui suoi servizi digitali a pagamento, dimostrando una crescente maturità nella propria strategia di diversificazione delle entrate.

AI Mode per la Search e nuovo paradigma di interazione

Tra le novità più significative vi è l’introduzione della “AI Mode” su Google Search, ora accessibile a tutti gli utenti statunitensi. In questo nuovo assetto, il motore di ricerca abbandona il formato classico a favore di risposte generate automaticamente dall’AI per domande complesse, integrando anche elementi visivi, sintesi interattive e capacità multimodali.

Tale transizione segna un momento critico nella ridefinizione del core business di Google: l’evoluzione da motore di ricerca a agente cognitivo universale. Secondo Robby Stein (Search Team), questa trasformazione non ridurrà il ruolo della pubblicità, ma ne espanderà le possibilità, rendendo gli annunci “iper-rilevanti e contestuali”.

Smart glasses e partnership per la realtà estesa

Dopo i tentativi infruttuosi del passato, Google torna sul mercato dei dispositivi indossabili con nuovi smart glasses basati su Android XR. I dispositivi, realizzati in collaborazione con Warby Parker e Gentle Monster, integrano traduzione in tempo reale, riconoscimento ambientale e interazione vocale con Gemini.
Parallelamente, è atteso per fine anno il lancio di un visore XR co-sviluppato con Samsung, pensato per un utilizzo immersivo di Gemini in ambito professionale e consumer.

Pressioni competitive, antitrust e sfida geopolitica

L’aggressiva espansione di Google nel settore AI non avviene senza tensioni:

  • Concorrenza interna: dopo il debutto di ChatGPT nel 2022, l’ecosistema AI si è frammentato e diversificato. Google mira ora a riconquistare la leadership in un mercato dove OpenAI, Meta, Anthropic e Apple si muovono con rapidità
  • Rischi antitrust: in uno dei procedimenti legali in corso, un dirigente Apple ha dichiarato che le ricerche via Safari sono diminuite per effetto diretto delle offerte AI, causando un crollo di 150 miliardi di dollari nel valore di mercato di Alphabet in un solo giorno
  • Sfida geopolitica: la corsa all’AI si gioca anche sul terreno della sovranità tecnologica, con investimenti che superano i 75 miliardi di dollari nel 2025 e impatti sistemici su occupazione, cybersecurity, educazione e governance algoritmica.

Un cambio di paradigma per Google e per l’economia digitale globale

L’I/O 2025 segna una svolta epocale per Google. L’azienda si configura sempre più come fornitore integrato di capacità cognitive distribuite tra dispositivi, piattaforme e ambienti intelligenti. L’obiettivo? Creare un’AI diffusa, personale e performativa, capace di sostituire (o superare) le logiche di accesso all’informazione tradizionale.

Dal punto di vista economico, giuridico e geopolitico, la sfida sarà duplice: da un lato, garantire modelli di business sostenibili in un settore ad alta intensità di capitale; dall’altro, assicurare un’adozione etica, equa e regolamentata di tecnologie che stanno ridefinendo i confini tra umano, macchina e società

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