Il colosso finanziario statunitense scommette sull’innovazione digitale nella sanità nipponica, puntando su un software adottato da oltre il 20% delle farmacie giapponesi.
Goldman Sachs torna a investire nel panorama tech giapponese con un’operazione da circa 10 miliardi di yen (pari a 69,1 milioni di dollari) a favore di Kakehashi, società emergente specializzata nello sviluppo di software per l’automazione e l’efficienza delle farmacie. Si tratta del primo investimento in una startup giapponese da parte della banca statunitense dal 2023, a conferma dell’interesse crescente per il settore healthtech in Asia.
Fondata a Tokyo, Kakehashi fornisce una suite di strumenti digitali che consente ai farmacisti di migliorare la gestione delle prescrizioni e di ottimizzare le indicazioni terapeutiche fornite ai pazienti. La piattaforma è oggi utilizzata in oltre il 20% delle farmacie giapponesi, confermandosi come una delle soluzioni più diffuse e apprezzate nel settore.
Un investimento strategico con valenza geopolitica ed economica
Con oltre 13 miliardi di dollari investiti a livello globale in startup dal 2003, Goldman Sachs rafforza il proprio posizionamento nel mercato giapponese, dopo operazioni rilevanti come quelle con Mercari nel 2018 e Go (servizio di mobilità urbana) nel 2023. La scelta di Kakehashi, tuttavia, rappresenta un cambio di passo: il focus si sposta ora su un ambito essenziale come la digitalizzazione dei sistemi sanitari, divenuto cruciale anche alla luce dell’invecchiamento demografico del Giappone e della crescente domanda di servizi farmaceutici efficienti.
Innovazione nel cuore della sanità territoriale
La tecnologia sviluppata da Kakehashi punta a trasformare il ruolo del farmacista in chiave proattiva: non più solo dispensatore di farmaci, ma mediatore clinico dotato di strumenti digitali per personalizzare l’assistenza e monitorare l’aderenza terapeutica. Questo modello è particolarmente coerente con le politiche di sanità preventiva e domiciliare promosse dal governo giapponese.
Goldman Sachs, in una nota, ha sottolineato come l’investimento risponda alla strategia globale della banca di sostenere “imprese ad alto impatto sociale e tecnologico”, in linea con gli obiettivi ESG e con le tendenze emergenti nella sanità digitale internazionale.
Implicazioni per l’ecosistema startup giapponese
L’operazione rappresenta un segnale forte anche per l’ecosistema delle startup in Giappone, che ha spesso faticato ad attrarre capitali esteri su larga scala. L’interesse di Goldman Sachs potrebbe fare da apripista per nuovi round di investimento da parte di fondi globali, stimolando un maggiore dinamismo in un contesto economico in via di liberalizzazione.
Dal punto di vista geopolitico, l’investimento si inserisce in una fase di rafforzamento delle relazioni USA-Giappone sul fronte tecnologico e industriale, in un contesto globale segnato dalla competizione tecnologica con la Cina e dalla necessità di ridurre le vulnerabilità nelle catene del valore sanitarie.
Centralita’ del software sanitario
L’ingresso di Goldman Sachs in Kakehashi non è soltanto un’operazione finanziaria, ma un indicatore della crescente centralità del software sanitario nei piani strategici di investimento globale. La capacità di coniugare innovazione tecnologica, impatto sociale e sostenibilità economica rappresenta la vera leva competitiva nel nuovo paradigma post-pandemico della sanità.
Kakehashi potrebbe diventare, in questo scenario, un caso studio di successo nel tech for health, dimostrando come la trasformazione digitale del settore farmaceutico possa partire dal Giappone per influenzare il resto del mondo.