Tokyo amplia il perimetro delle infrastrutture strategiche per proteggere le catene del valore tecnologiche da rischi geopolitici e cyber, segnando un passo cruciale nella difesa della sicurezza economica nazionale.
Il governo giapponese sta per aggiornare la propria lista di “forniture critiche” includendo, per la prima volta, cavi sottomarini per le telecomunicazioni e satelliti, in un contesto globale sempre più sensibile alla sicurezza delle infrastrutture digitali. La decisione – attesa per la metà del 2025 – riflette l’urgente necessità di mettere in sicurezza i canali di trasmissione dati e le piattaforme spaziali, elementi oggi centrali per l’economia digitale, la difesa e l’industria ad alta tecnologia.
L’iniziativa si inserisce nel quadro della legge sulla sicurezza economica entrata in vigore nel 2022, che consente al governo di monitorare, supportare e incentivare la produzione domestica e l’approvvigionamento sicuro di tecnologie strategiche. A oggi, la lista comprende componenti come batterie, semiconduttori e medicinali. L’aggiunta di cavi e satelliti espande notevolmente la portata del provvedimento, con implicazioni rilevanti per l’industria manifatturiera, le telecomunicazioni e il settore aerospaziale.
Infrastrutture digitali sotto pressione: perché servono misure di protezione
Il 99% del traffico internet globale passa attraverso cavi sottomarini in fibra ottica. La crescente tensione tra Stati Uniti e Cina, le vulnerabilità emerse durante la guerra in Ucraina e i sospetti di sabotaggi in Europa hanno acceso i riflettori su queste reti spesso invisibili ma fondamentali per la connettività globale. Anche i satelliti per comunicazioni e osservazione della Terra sono diventati asset strategici, sia in ambito militare che civile.
Il Giappone intende, quindi, sostenere l’industria nazionale nello sviluppo, nella manutenzione e nella protezione di queste infrastrutture, anche in collaborazione con paesi alleati. Il programma prevede incentivi fiscali, fondi pubblici per la ricerca e la produzione locale, cosi’ come controlli sugli investimenti esteri nelle aziende che operano in settori sensibili.
Una strategia nazionale per l’autonomia tecnologica
Il rafforzamento delle catene di fornitura critiche risponde alla crescente necessità di autonomia strategica in un mondo segnato da rischi geopolitici, guerre commerciali e instabilità delle forniture globali. Il governo giapponese mira a:
- ridurre la dipendenza da fornitori esteri non affidabili
- prevenire interruzioni nelle reti di comunicazione e nei sistemi di sorveglianza
- garantire la continuità operativa in caso di crisi internazionali o attacchi cyber
- promuovere l’innovazione nazionale in settori chiave come la space economy, le telecomunicazioni e la cybersicurezza.
La mossa giapponese si allinea ad analoghe iniziative in corso negli Stati Uniti e in Europa, dove infrastrutture come cloud, satelliti, data center e cavi ottici sono sempre più considerate infrastrutture critiche di interesse nazionale.
Impatti economici e geopolitici
Secondo fonti del ministero dell’Economia giapponese (METI), il nuovo piano sarà accompagnato da fondi pubblici e linee guida normative per attrarre investimenti privati e rafforzare la resilienza tecnologica. È prevista anche una collaborazione rafforzata con alleati come Stati Uniti, Australia e paesi UE per la co-produzione e gestione condivisa delle reti sottomarine e satellitari.
L’iniziativa potrebbe, inoltre, modificare gli equilibri regionali nel settore dei cavi sottomarini, dominato da pochi operatori globali come SubCom, Alcatel Submarine Networks e la cinese HMN Tech. Il supporto governativo potrebbe dare slancio a nuovi player giapponesi, promuovendo partenariati pubblico-privati per garantire il controllo delle dorsali digitali nel Pacifico e nell’Indo-Pacifico.
Un nuovo paradigma della sicurezza economica
L’ingresso di cavi sottomarini e satelliti nella lista giapponese delle forniture critiche segna un cambio di paradigma nella sicurezza economica globale, dove l’infrastruttura digitale diventa sinonimo di sovranità. In un mondo dove la potenza economica si misura anche in gigabit e orbite basse, la capacità di garantire connessioni sicure e indipendenti rappresenta una priorità strategica per ogni nazione avanzata.
Tokyo si candida così a diventare uno degli attori guida nella costruzione delle nuove fondamenta dell’economia digitale globale, tra resilienza tecnologica e cooperazione internazionale.