La rivoluzione silenziosa della mobilità digitale, raccontata da Fabio Pressi, svela come Big Tech e infrastrutture connesse stiano ridefinendo lo spazio urbano e il potere globale, trasformando ogni spostamento in un campo di battaglia tra innovazione, autonomia e libertà individuale.
Il nuovo appuntamento di IF.LIBRI ha posto al centro del dibattito il futuro della mobilità e le grandi trasformazioni che accompagnano l’era digitale. L’ospite della serata è stato Fabio Pressi, CEO di a2a Mobility e Presidente di Motus-E, intervistato da Raffaele Barberio, Direttore di IF–Italia nel Futuro. L’incontro ha offerto l’occasione di scoprire i temi del volume “Mobilità digitale. Una rivoluzione silenziosa nell’epoca delle connessioni forti”, un testo che illumina i cambiamenti in corso con uno sguardo critico e appassionato.
IF.LIBRI ha acceso i riflettori su una delle sfide più decisive della contemporaneità: la trasformazione della mobilità digitale. Nel suo intervento Fabio Pressi ha delineato come l’evoluzione dei sistemi connessi stia ridefinendo le dinamiche della società, incidendo sulle città, sulle reti infrastrutturali e persino sugli equilibri geopolitici.
Uno dei passaggi centrali della sua analisi riguarda il potere crescente delle Big Tech, che attraverso il controllo dei dati influenzano scelte collettive e individuali. Fabio Pressi mette in evidenza come questa convergenza tra trasporto ed energia stia diventando un terreno di competizione globale, capace di ridisegnare le priorità strategiche dei governi.
La sua visione sottolinea la necessità di trovare un equilibrio tra innovazione e tutela della libertà individuale. La “rivoluzione silenziosa” non è quindi solo un avanzamento tecnologico, ma anche una questione di autonomia, responsabilità e scelte politiche che determineranno il futuro della mobilità e della società digitale.