Con il supporto politico di Francia e Italia, prende forma il “Project Bromo”, un’iniziativa industriale che punta a creare un ecosistema satellitare europeo alternativo ai colossi americani e cinesi.
Prove di sovranità tecnologica nello spazio europeo
L’Europa compie un passo concreto verso la costruzione di una propria infrastruttura satellitare competitiva a livello globale. Il cosiddetto “Project Bromo” è il tentativo congiunto di tre grandi player industriali — l’italiana Leonardo, la francese Thales e l’europea Airbus — di dar vita a una nuova realtà produttiva in grado di sfidare i giganti dell’orbita bassa terrestre, come Starlink di Elon Musk.
Il progetto, che prende il nome da un vulcano indonesiano, mira alla creazione di una compagnia per la produzione di satelliti avanzati, destinati a servizi di comunicazione, sicurezza e connettività strategica. Secondo fonti istituzionali, i colloqui tra le aziende sono in fase avanzata, sostenuti politicamente sia da Parigi che da Roma.
Un asse industriale Francia-Italia sotto il segno dell’autonomia strategica
Durante un incontro bilaterale a Parigi tra il ministro dell’Industria francese Marc Ferracci e il suo omologo italiano Adolfo Urso, è stato confermato l’impegno dei due governi a promuovere un partenariato paritario. “I negoziati stanno procedendo in modo costruttivo”, ha dichiarato Ferracci, aggiungendo che si tratta di un progetto fortemente sostenuto anche dal presidente Emmanuel Macron, già presentato ufficialmente al Salone Aerospaziale di Parigi.
L’obiettivo condiviso è quello di riequilibrare le forze nel settore spaziale, attualmente dominato dalle iniziative private statunitensi e cinesi. Per l’Italia, l’adesione a questa alleanza rappresenta una leva strategica per rafforzare il ruolo di Leonardo e del comparto aerospaziale nazionale nell’economia europea.
Leonardo, Thales e Airbus: convergenza industriale
Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha confermato che entro la fine di luglio sarà effettuata una nuova valutazione sullo stato dell’intesa. Nonostante i progressi siano stati finora definiti “modesti”, la direzione è chiara: dar vita a un’entità europea capace di progettare e costruire costellazioni satellitari su larga scala, integrando competenze industriali, finanziarie e tecnologiche.
Thales Alenia Space, già protagonista nel campo delle telecomunicazioni satellitari, e Airbus Defence and Space, colosso nel settore aerospaziale, rappresentano partner ideali per Leonardo, che punta a rafforzare il proprio posizionamento anche nel segmento dual-use (civile e militare).
Obiettivi industriali e sfide geopolitiche
Project Bromo non è solo un progetto industriale, ma anche una risposta politica alla crescente dipendenza tecnologica dell’Europa da fornitori esterni. Le implicazioni geopolitiche sono significative: una rete satellitare europea indipendente potrebbe garantire connettività sicura per le forze armate, le istituzioni pubbliche e le imprese strategiche del continente.
Al tempo stesso, il progetto dovrà confrontarsi con sfide rilevanti: dalla necessità di attrarre finanziamenti pubblici e privati, alla definizione di un modello di governance integrato tra i diversi paesi coinvolti. Fondamentale sarà anche il coordinamento con le politiche dell’UE in materia di spazio e difesa.
Prospettive per l’industria europea dello spazio
Con la crescente competizione globale nello spazio e l’accelerazione degli investimenti nei programmi satellitari, Project Bromo potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’industria europea. L’adozione di un approccio collaborativo tra stati membri e imprese è vista come chiave per costruire una sovranità tecnologica sostenibile e resiliente.
L’iniziativa si inserisce anche nelle nuove priorità del programma Horizon Europe e nelle ambizioni della Strategia Spaziale per la Sicurezza e la Difesa dell’UE. Se realizzato, Project Bromo potrebbe contribuire a consolidare una “costellazione” europea, non solo di satelliti, ma anche di competenze, innovazione e occupazione ad alto valore aggiunto.