La partecipazione del figlio dell’attuale Presidente USA alla conferenza di Hong Kong evidenzia la crescente competizione tra i due poli emergenti della finanza digitale. In agenda: bitcoin, stablecoin e politica industriale delle criptovalute.
Eric Trump, secondogenito di Donald Trump, sarà tra i principali relatori della prossima edizione di Bitcoin Asia 2025, in programma il 28 e 29 agosto presso il Convention and Exhibition Centre di Hong Kong. L’evento, promosso da BTC Inc, rappresenta una delle principali manifestazioni globali nel settore delle criptovalute e arriva in un momento cruciale per l’equilibrio geopolitico e normativo dei mercati digitali.
Trump discuterà del potenziale a lungo termine del bitcoin, del ruolo crescente dell’Asia nell’adozione delle criptovalute e delle strategie di espansione dell’ecosistema crypto a livello globale. La sua presenza, in qualità di cofondatore del progetto American Bitcoin e promotore del fondo World Liberty Financial, sottolinea il posizionamento sempre più strategico della famiglia Trump nel mondo degli asset digitali.
Hong Kong vs Stati Uniti: competizione per la supremazia crypto
La conferenza arriva in un contesto di crescente rivalità tra Hong Kong e gli Stati Uniti, entrambi impegnati nel consolidare un vantaggio competitivo nel settore delle criptovalute e dei digital asset.
Nel mese di giugno 2025, le autorità di Hong Kong hanno pubblicato il Policy Statement 2.0 on the Development of Digital Assets, una roadmap che aggiorna le linee guida del 2022 e ribadisce l’obiettivo di fare della città un riferimento globale per l’innovazione finanziaria. Il documento, redatto dal Financial Services and the Treasury Bureau, mira a rafforzare il quadro regolatorio per attrarre capitali, operatori e tecnologie, anticipando l’evoluzione della finanza decentralizzata.
Contemporaneamente, anche gli Stati Uniti hanno intensificato i propri sforzi per regolamentare gli stablecoin, criptovalute ancorate a valute fiat come il dollaro USA, considerate sempre più come uno strumento strategico per i pagamenti transfrontalieri, in grado di ridurre costi e tempi rispetto ai circuiti bancari tradizionali.
Finanza, diritto e politica industriale delle criptovalute
L’accelerazione normativa su entrambe le sponde del Pacifico dimostra che la questione crypto è ormai parte integrante delle agende economiche nazionali. La competizione tra Hong Kong e Stati Uniti non è solo tecnologica, ma anche giuridica, industriale e geopolitica. Il controllo sugli standard normativi internazionali, sulle infrastrutture di pagamento basate su blockchain e sulla governance degli asset digitali sarà determinante per la leadership economica dei prossimi decenni.
Il coinvolgimento di figure politiche di primo piano — come nel caso di Eric Trump — accentua la politicizzazione del dibattito sulle criptovalute, trasformando eventi come Bitcoin Asia in veri e propri forum di diplomazia finanziaria.
Una piattaforma strategica per l’Asia
Dopo il successo della scorsa edizione, che ha attratto oltre 5.500 partecipanti (di cui circa la metà provenienti dalla Cina continentale), Bitcoin Asia 2025 si propone come piattaforma strategica per l’interazione tra policy maker, investitori, sviluppatori, startup e grandi player del settore fintech.
L’accesso gratuito all’evento segna inoltre una volontà di apertura verso il pubblico e la cittadinanza finanziaria globale, in linea con la visione di Hong Kong come hub inclusivo e competitivo.
La partecipazione di Eric Trump a Bitcoin Asia 2025 è solo la punta dell’iceberg di una dinamica globale ben più ampia, che vede le principali potenze mondiali confrontarsi sulla definizione della prossima infrastruttura finanziaria internazionale.
In questo contesto, le criptovalute non sono più un fenomeno di nicchia, ma un asset strategico su cui si giocano equilibri economici, sovranità tecnologica e influenza geopolitica. La partita tra Hong Kong e Washington è appena iniziata e sarà il diritto dell’innovazione a scrivere le regole del gioco.