Il settore del lusso è in fermento. Secondo quanto riportato da Bloomberg, Prada sarebbe sempre più vicina all’acquisizione di Versace per una cifra che potrebbe arrivare fino a 1,5 miliardi di euro. Se confermata, questa operazione rappresenterebbe una delle mosse più significative nel panorama della moda italiana degli ultimi anni, con il potenziale di ridefinire gli equilibri nel settore del lusso globale.
L’indiscrezione arriva in un momento cruciale per entrambi i brand. Versace, attualmente controllata dal gruppo americano Capri Holdings, potrebbe tornare sotto un controllo italiano, segnando un ritorno alle radici del marchio fondato da Gianni Versace nel 1978. Prada, invece, guidata da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, sta attuando una strategia di crescita ambiziosa. Dopo un solido 2024, caratterizzato da un forte aumento delle vendite e una crescente attenzione al segmento dell’alta gamma, il gruppo sembra pronto a consolidare il proprio posizionamento con un’acquisizione che rafforzerebbe ulteriormente la sua influenza nel settore del lusso.
L’operazione non sarebbe solo una questione di prestigio, ma risponderebbe a precise logiche di mercato. Prada è già proprietaria di marchi come Miu Miu, Church’s e Car Shoe, e l’integrazione di Versace aggiungerebbe un brand con una forte identità e un posizionamento distintivo nel lusso audace e glamour, complementare allo stile più minimalista di Prada. Un’unione tra i due gruppi potrebbe portare vantaggi significativi in termini di supply chain, retail e marketing, ottimizzando costi e strategie di espansione globale.
Inoltre, in un contesto in cui le grandi maison francesi dominano il settore, questa operazione rappresenterebbe una mossa strategica per rafforzare il lusso italiano e competere con colossi come LVMH e Kering, evitando che un altro marchio iconico finisca sotto il controllo francese.
Ma c’è anche un altro aspetto fondamentale: il mercato cinese e internazionale. La Cina rappresenta una fetta sempre più rilevante delle vendite di lusso e Prada, unendo le forze con Versace, potrebbe rafforzare la propria presenza in Asia, capitalizzando sull’appeal del Made in Italy e ampliando ulteriormente la propria clientela.
Per il momento, né Prada né Capri Holdings hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma le trattative sembrano essere in fase avanzata. Se l’accordo dovesse concretizzarsi, segnerebbe un ritorno del marchio Versace sotto il controllo italiano dopo l’acquisizione da parte del gruppo americano nel 2018 per 2,1 miliardi di dollari.
L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare nelle prossime settimane, con un impatto significativo sul mercato azionario e sul panorama del lusso globale.
In uno scenario in cui le maison francesi hanno consolidato il loro dominio, questa acquisizione potrebbe rappresentare una svolta per il lusso italiano, rilanciando Milano come capitale della moda e dell’eccellenza manifatturiera.
La moda attende con il fiato sospeso: Prada riuscirà davvero a riportare Versace sotto il controllo italiano?