Droni “Wingmen” e Difesa Collaborativa: Nuovi Orizzonti per la Superiorità Aerea al Paris Airshow

RedazioneRedazione
| 20/06/2025
Droni “Wingmen” e Difesa Collaborativa: Nuovi Orizzonti per la Superiorità Aerea al Paris Airshow

Dal programma CCA dell’U.S. Air Force alle iniziative europee emergono nuovi modelli di droni autonomi progettati per volare accanto ai jet da combattimento di nuova generazione. Le collaborazioni transatlantiche spingono il settore verso una nuova era dell’innovazione militare integrata.

Il Paris Airshow 2025 ha segnato una svolta nella strategia globale per la superiorità aerea. Difesa collaborativa, droni autonomi e tecnologie AI-driven sono stati al centro dell’attenzione, con i cosiddetti “wingmen” – velivoli senza pilota progettati per operare a fianco di caccia con equipaggio – protagonisti indiscussi dell’edizione più tecnologicamente avanzata di sempre.

Il programma CCA statunitense e l’ingresso di nuovi attori industriali

L’evento ha offerto visibilità globale al Collaborative Combat Aircraft (CCA), il programma strategico dell’U.S. Air Force volto a schierare oltre 1.000 droni autonomi capaci di svolgere missioni di ricognizione, guerra elettronica e attacco coordinato con caccia come gli F-35 e i futuri F-47.
Tra i protagonisti, Anduril Industries ha presentato il suo drone Fury da 17 piedi, la cui produzione inizierà nel 2027. Forte di un investimento privato di 2,5 miliardi di dollari, l’azienda costruirà un centro di produzione da 5 milioni di piedi quadrati in Ohio.

Partnership e interoperabilità internazionale

L’interesse transatlantico per la tecnologia wingman è testimoniato da una crescente rete di partnership. Anduril ha siglato un accordo con la britannica MoD da 30 milioni di sterline per fornire droni Altius a Kiev.
Nel frattempo, Boeing ha condotto un test avanzato con la Royal Australian Air Force, in cui due droni Ghost Bat hanno eseguito missioni coordinate con un E-7A Wedgetail, mostrando l’efficacia del combattimento collaborativo con controllo remoto umano.

Il ruolo dell’Europa: dalla FCAS al partenariato Leonardo-Baykar

L’Europa non resta a guardare. Il Future Combat Air System (FCAS) – iniziativa congiunta tra Dassault, Airbus e Indra – rappresenta la risposta UE-NATO al dominio tecnologico USA-Cina. Il programma mira a integrare sistemi di droni autonomi con velivoli da caccia di nuova generazione in un ecosistema operativo connesso, reattivo e interoperabile.
A supporto di queste ambizioni, il colosso italiano Leonardo ha siglato un’alleanza con la turca Baykar per la produzione congiunta di droni come l’Akinci e il TB3, ottimizzati per operazioni navali e proiezione su scala regionale.

Iniziative industriali per il mercato europeo

Tra gli annunci più significativi della fiera, la tedesca Rheinmetall ha confermato l’intesa con Anduril per l’assemblaggio e la distribuzione europea del Fury e del Barracuda, un drone da attacco simile a un missile da crociera. L’accordo conferma il trend di europeizzazione delle tecnologie difensive d’avanguardia, con ricadute industriali e occupazionali in linea con gli obiettivi di autonomia strategica del continente.

Implicazioni strategiche e industriali

L’emergere dei droni wingmen rappresenta una ridefinizione radicale delle dottrine di combattimento aereo. Il loro impiego promette non solo maggiore capacità offensiva e di sopravvivenza per i jet pilotati, ma anche una moltiplicazione delle opzioni tattiche grazie all’intelligenza artificiale e all’autonomia decisionale dei sistemi.
Inoltre, queste tecnologie aprono nuove filiere industriali ad alto valore aggiunto, attraendo capitali pubblici e privati, ridefinendo la logistica della difesa e accelerando l’integrazione tra industria bellica, big tech e startup deeptech.

La crescente centralità dei droni wingmen nel dibattito militare globale impone nuove riflessioni sulla governance dell’innovazione, la sicurezza degli algoritmi, le regole d’ingaggio autonome e l’equilibrio tra deterrenza e escalation. La corsa verso la supremazia aerea del XXI secolo è appena cominciata – e sarà sempre più automatizzata, collaborativa e tecnologicamente determinata.

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