Instabilità politica e pressione interna nel LDP dopo la perdita del controllo parlamentare: il futuro del premier giapponese resta incerto.
Il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba ha negato le indiscrezioni secondo cui starebbe valutando le dimissioni in seguito alla recente sconfitta elettorale. Secondo quanto riportato da Reuters, Ishiba ha respinto con fermezza i rumors circolati su diversi media nazionali che lo davano in procinto di abbandonare la guida del governo entro agosto.
Il contesto politico: una maggioranza perduta e un esecutivo in bilico
Le voci su una possibile uscita di scena di Ishiba si sono intensificate dopo che la sua coalizione di governo ha perso la maggioranza nella Camera alta del Parlamento giapponese il 20 luglio 2025. Per la prima volta nella storia recente, il Partito Liberal Democratico (LDP) si trova in minoranza in entrambe le Camere, avendo già perso il controllo della Camera bassa nell’ottobre precedente. Una condizione che pone l’esecutivo in una posizione estremamente fragile, ostacolando l’avanzamento dell’agenda politica del governo.
Il peso del nuovo accordo commerciale con gli Stati Uniti
A complicare ulteriormente il quadro politico, è intervenuta l’annuncio da parte del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un nuovo “accordo commerciale massiccio” con il Giappone. L’intesa, annunciata oggi, potrebbe paradossalmente rafforzare la leadership di Ishiba in un momento delicato, offrendo un’importante vittoria diplomatica. Tuttavia, l’effettiva stabilità del governo resta incerta e condizionata dall’evoluzione degli equilibri interni al LDP.
I media giapponesi anticipano decisioni imminenti
Fonti giornalistiche come Mainichi Shimbun, Yomiuri e Sankei riferiscono che Ishiba starebbe valutando una decisione sul proprio futuro entro agosto, in attesa di verificare gli sviluppi delle trattative tariffarie con gli Stati Uniti. Si ipotizza che, in caso di dimissioni, Ishiba possa indicare un nuovo leader del partito a settembre, con elezioni interne previste per ottobre.
Secondo il Nikkei, Ishiba avrebbe tenuto un incontro inusuale con figure di rilievo del partito, tra cui l’ex primo ministro Fumio Kishida, il vicepresidente Yoshihide Suga e il consigliere Taro Aso. Il contenuto della riunione resta riservato, ma secondo Reuters non sarebbe stata discussa formalmente una possibile uscita di scena, bensì condivisa una “forte percezione di crisi”.
Prospettive e scenari futuri
La leadership di Shigeru Ishiba appare ora in bilico, con il partito diviso tra la volontà di proseguire sulla linea della continuità e la pressione per un rinnovamento. In assenza di un chiaro mandato parlamentare e con l’opinione pubblica divisa, la stabilità politica del Giappone nei prossimi mesi dipenderà dalla capacità del LDP di ricompattarsi e rilanciare la propria proposta programmatica. La prossima tornata di votazioni interne potrebbe delineare un nuovo equilibrio nel panorama politico nazionale.
In ogni caso, la crisi in corso rappresenta un banco di prova cruciale per la tenuta delle istituzioni democratiche giapponesi, in un contesto globale segnato da tensioni commerciali e trasformazioni geopolitiche profonde.