China Telecom Quantum Group ha annunciato il lancio del primo sistema commerciale distribuito di crittografia quantistica, capace di resistere persino ai computer quantistici. La rete ha superato con successo un test critico: una telefonata crittografata su oltre 1.000 km tra Pechino e Hefei, segnando un traguardo nella sicurezza delle comunicazioni.
China Telecom Quantum Group, società statale cinese, ha annunciato la scorsa settimana il lancio del primo sistema distribuito di crittografia che integra due tecnologie chiave. Un sistema commerciale di crittografia che non può essere violato nemmeno dai computer quantistici.
L’azienda ha dichiarato di aver anche completato la prima telefonata crittografata tramite rete quantistica su una distanza superiore ai 1.000 km, collegando Pechino alla città di Hefei grazie a questo sistema integrato.
Con il rapido progresso dell’informatica quantistica, le infrastrutture di cybersicurezza tradizionali affrontano sfide senza precedenti, poiché i nuovi algoritmi aumentano le probabilità di decifrare i sistemi di crittografia convenzionali.
Il nuovo sistema impiega sia la distribuzione quantistica delle chiavi (Quantum Key Distribution – QKD), che sfrutta i principi della meccanica quantistica per trasmettere chiavi di crittografia in modo sicuro, sia la crittografia post-quantistica (Post-Quantum Cryptography – PQC), che si basa su problemi matematici complessi per blindare i dati.
China Telecom ha affermato che questa combinazione costituisce un’architettura quantum-secure end-to-end per usi critici come comunicazioni in tempo reale, protezione dei dati e autenticazione dell’identità.
Peng Chengzhi, scienziato capo per la crittografia quantistica di China Telecom e professore presso l’Università di Scienza e Tecnologia della Cina, ha dichiarato in un rapporto dell’azienda che i sistemi di crittografia basati su chiavi pubbliche saranno sempre più vulnerabili man mano che progredisce l’informatica quantistica a livello globale.
Il contesto geopolitico e tecnologico
Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, questo traguardo si inserisce in una più ampia strategia nazionale della Cina per rafforzare la sovranità tecnologica nel campo delle comunicazioni sicure. La Cina investe da anni nel progetto della “Beijing-Shanghai Quantum Communication Line” e nel satellite quantistico Micius, considerato un precursore per le reti quantistiche globali.
L’azienda ha dichiarato che la sua dorsale quantistica ora copre 16 città, tra cui Hefei, nella provincia di Anhui, Pechino, Shanghai e Guangzhou, nella provincia di Guangdong, attraverso reti quantistiche metropolitane che proteggono i settori governativo, finanziario, energetico e altri settori ad alto rischio.
Cos’è la QKD e perché è “a prova di hacker”
La Quantum Key Distribution funziona sfruttando il principio dell’entanglement: ogni tentativo di intercettazione altera irrimediabilmente i fotoni usati per trasmettere la chiave, rendendo la manomissione rilevabile. Questo sistema non solo è sicuro in linea teorica, ma ha superato anche prove pratiche complesse, come la telefonata su 1.000 km realizzata tramite fibra ottica convenzionale.
L’integrazione con la Post-Quantum Cryptography
Mentre la QKD assicura la trasmissione della chiave, la crittografia post-quantistica protegge i dati una volta che la chiave è stabilita. L’integrazione di queste due tecnologie rende il sistema resistente sia alle minacce attuali che future, in particolare quelle derivanti da computer quantistici di tipo fault-tolerant, previsti entro 10-15 anni.
Applicazioni pratiche
Il sistema è destinato a settori critici come la difesa, la finanza e la sanità, dove la protezione delle comunicazioni è essenziale. China Telecom punta a espandere questa rete quantistica a livello nazionale, con l’obiettivo finale di creare un’infrastruttura quantum internet commerciale e scalabil
China Telecom ha anche presentato la piattaforma cloud di calcolo quantistico Tianyan per dimostrare i vantaggi di calcolo quantistico e la capacità dei sistemi quantistici di risolvere problemi al di là della portata dei computer classici. La piattaforma Tianyan gestisce un cluster di calcolo quantistico superconduttivo a 880-qubit, che comprende un computer a 24-qubit, due computer a 176-qubit e il computer quantistico superconduttivo Tianyan-504.
Confronto con l’Occidente
Sebbene anche USA ed Europa stiano lavorando su soluzioni post-quantistiche e reti QKD, la Cina appare in vantaggio per quanto riguarda la sperimentazione su scala nazionale e l’integrazione nei sistemi di telecomunicazione esistenti. Progetti simili in Occidente, come quelli del NIST per la standardizzazione della crittografia post-quantistica, sono in fase di test, ma non ancora pienamente operativi.