Centauros: il sistema anti-drone greco che ha dimostrato il suo valore operativo nel Mar Rosso

RedazioneRedazione
| 05/08/2025
Centauros: il sistema anti-drone greco che ha dimostrato il suo valore operativo nel Mar Rosso

Dal Mar Rosso al Mediterraneo: il sistema anti-drone Centauros apre la corsa della Grecia verso l’autonomia tecnologica e un’industria della difesa da esportazione.

Durante la prima missione reale di pattugliamento UE nel Mar Rosso, il sistema anti-drone Centauros ha rilevato e neutralizzato due droni lanciati dagli Houthi yemeniti e neutralizzato altri due mediante jamming elettronico. Un risultato ottenuto in pochi minuti, che ha dimostrato la tempestività e affidabilità del sistema in condizioni operative reali.
Kyriakos Enotiadis, direttore elettronico presso HAI, ha confermato la rapidità dell’azione e l’efficacia dei sistemi di disturbo delle comunicazioni di volo, contribuendo a ritirare i droni ostili senza escalation fisica.

Un piano da 30 miliardi: modernizzazione e autosufficienza della difesa greca

Il successo operativo ha accelerato l’implementazione di un piano strategico da circa €30 miliardi, con l’obiettivo di modernizzare le forze armate entro il 2036.
Il programma comprende lo sviluppo e la produzione di sistemi C‑UAS (counter‑UAS), droni da ricognizione e da combattimento, e il progetto “Achilles Shield”, una cupola anti-drone per la difesa aerea integrata.

Implicazioni industriali e strategiche

Centauros è il primo sistema anti-drone europeo ad aver superato una prova reale operativa, consolidando HAI come principale player nazionale nel settore C‑UAS.
Il piano prevede l’installazione iniziale su quattro fregate tipo MEKO della marina greca, normativa supervisionata dal Ministero della Difesa e in corso di validazione contrattuale con HAI.

Geopolitica e spinta alla sovranità tecnologica

Il contesto geopolitico regionale – caratterizzato da tensioni con la Turchia e minacce nel Mediterraneo orientale – spinge Atene a rafforzare la propria indipendenza tecnologica e operativa, riducendo la dipendenza da fornitori esteri.
L’obiettivo è chiaro: trasformare la spesa annua per la difesa in un equivalente volume di esportazioni di sistemi di sicurezza e drone technology.

Ecosistema della difesa: investimenti e aziende coinvolte

Nei prossimi dieci anni, la Grecia destinerà circa €800 milioni all’innovazione nella difesa, con la nascita dell’Hellenic Centre for Defence Innovation (HCDI) che supervisiona tali progetti.
Altus, azienda privata greca, ha già sviluppato in collaborazione con MBDA il drone Kerveros, con capacità VTOL e carico utile di oltre 30 kg inclusi missili anti-carro. Altus esporta già droni ISR in cinque Paesi.

Linea di innovazione futura: nuovi sistemi e UAV di ampie dimensioni

Entro il 2026, HAI avvierà la produzione in serie di due nuovi sistemi anti-drone portatili, Iperion e Telemachus, progettati per contrastare sciami di micro-droni e threat emergenti.
Parallelamente, sarà presentato il primo UAV di grandi dimensioni “Archytas”, ispirato al mitico inventore dell’antichità e destinato a competere nel segmento militare di alta gamma.

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