Cash flow da record, buyback miliardario e AI sovrana: l’ascesa di Salesforce nell’era delle imprese agentiche

RedazioneRedazione
| 04/09/2025
Cash flow da record, buyback miliardario e AI sovrana: l’ascesa di Salesforce nell’era delle imprese agentiche

Con ricavi record, buyback miliardari e la spinta verso l’“impresa agentica”, Salesforce consolida la sua leadership globale, trasformando l’intelligenza artificiale in un pilastro strategico della nuova economia digitale.

Non è soltanto una trimestrale da record. Con 10,2 miliardi di dollari di ricavi e margini in crescita, Salesforce non si limita a rafforzare la propria posizione a Wall Street: sta disegnando un nuovo paradigma per il capitalismo digitale. L’azienda guidata da Marc Benioff ridefinisce il rapporto tra uomo e macchina, trasformando l’AI da semplice strumento a infrastruttura di potere. È qui che si gioca la partita globale per la produttività, la competitività e il controllo del futuro tecnologico.

Un trimestre che racconta più dei numeri

Il secondo trimestre fiscale di Salesforce non può essere letto solo come un bilancio di successo: è un segnale che attraversa i mercati finanziari, la geoeconomia digitale e le dinamiche di innovazione. I 10,2 miliardi di ricavi rappresentano una crescita del 10% su base annua, ma la vera notizia è nella qualità della redditività. Il margine operativo GAAP ha toccato il 22,8%, mentre la metrica non-GAAP si è spinta fino al 34,3%. Per un’azienda del settore software, questi livelli non sono semplicemente solidi: sono la dimostrazione di un modello scalabile e resiliente.

Accanto ai risultati, Salesforce ha restituito 2,6 miliardi di dollari agli azionisti, in dividendi e riacquisti di azioni, e ha ampliato il piano di buyback fino a 50 miliardi. Un segnale doppio: fiducia nella sostenibilità futura dei flussi di cassa e volontà di consolidare il titolo come investimento di lungo periodo. In un contesto macroeconomico dominato da volatilità e da politiche monetarie restrittive, il messaggio non poteva essere più chiaro: Salesforce si vede come un pilastro del nuovo capitalismo digitale.

AI e Data Cloud: il motore nascosto della trasformazione

Il vero motore dei risultati si trova nell’esplosione dell’offerta AI. La divisione Data Cloud e Agentforce ha superato 1,2 miliardi di ricavi ricorrenti annuali, con un incremento del 120% anno su anno. Non è un dato marginale: significa che il core business del CRM si sta rapidamente spostando verso un modello in cui l’intelligenza artificiale diventa la colonna portante dei processi aziendali.

La penetrazione nei clienti esistenti – il 40% delle nuove prenotazioni proviene da contratti già attivi – rivela due dinamiche cruciali: da un lato, la fedeltà alla piattaforma; dall’altro, l’effetto lock-in che trasforma Salesforce in infrastruttura critica per imprese e istituzioni. Le oltre 12.500 transazioni concluse con Agentforce (più di 6.000 a pagamento) e i 60 contratti multimilionari firmati nel solo trimestre certificano una strategia che non punta solo all’acquisizione, ma a una progressiva colonizzazione del tessuto produttivo globale.

Le “agentic enterprises”: oltre la digitalizzazione

Marc Benioff e Robin Washington hanno spinto su un concetto destinato a diventare centrale nel lessico aziendale: le agentic enterprises. Non si tratta più di digitalizzare processi esistenti o di automatizzare funzioni: l’orizzonte è quello di organizzazioni in cui persone e agenti AI co-creano valore, lavorando in sinergia per rielaborare workflow, decision-making e customer experience.

Gli esempi citati – Pfizer, Marriott, U.S. Army – non sono casuali. Indicano che il paradigma va ben oltre il privato, estendendosi alla sanità pubblica, al turismo, alla difesa. In questo modello, l’AI non è un supporto, ma un partner operativo, capace di prendere decisioni autonome entro confini definiti.

Guidance: la corsa verso nuovi record

Per il terzo trimestre, Salesforce prevede ricavi tra 10,24 e 10,29 miliardi, una crescita tra l’8 e il 9% su base annua. Per l’intero esercizio 2026, la guidance è stata rivista al rialzo: 41,1-41,3 miliardi di dollari di ricavi, con operating cash flow stimato a quasi 15 miliardi (+12-13% rispetto all’anno precedente).

Questi numeri non sono solo previsioni: sono una dichiarazione di continuità. Nel linguaggio finanziario, la guidance è spesso un compromesso prudente. Qui, invece, sembra un manifesto di fiducia, tanto più significativo in un mercato in cui molti concorrenti ridimensionano aspettative e investimenti.

Innovazione e sostenibilità: un binomio strategico

L’innovazione resta al centro: Salesforce aggiorna piattaforme e app tre volte l’anno, frutto di investimenti pluriennali in R&S. Ma il dato più interessante riguarda la dimensione ESG. Con l’ultimo Stakeholder Impact Report, l’azienda riafferma l’impegno per un capitalismo che non si limiti alla creazione di valore azionario, ma integri temi ambientali e sociali. In un’epoca in cui gli investitori chiedono non solo performance, ma anche responsabilità, la capacità di legare crescita economica e sostenibilità diventa un fattore competitivo.

Un attore geopolitico oltre che tecnologico

Salesforce non è più solo un campione del software: è un attore geopolitico. Nel contesto della competizione globale sull’AI, in cui Stati Uniti, Cina ed Europa cercano di bilanciare innovazione e regole, l’azienda californiana si posiziona come architetto di un modello industriale che rischia di diventare standard. La sua influenza non riguarda soltanto mercati e clienti, ma anche i dibattiti su privacy, governance e futuro del lavoro.

Se la corsa all’intelligenza artificiale segna il nuovo terreno dello scontro tra potenze, Salesforce rappresenta la prova che l’innovazione privata può anticipare – e talvolta indirizzare – le scelte politiche.

Il nuovo capitalismo delle imprese agentiche

Il bilancio del secondo trimestre 2026 racconta una storia di crescita sostenuta, redditività e disciplina finanziaria. Ma al di là dei conti, la vera novità è la visione delle “agentic enterprises”. Un paradigma che non riguarda solo la tecnologia, ma la ridefinizione del capitalismo stesso: un sistema in cui la collaborazione tra esseri umani e agenti AI diventa la condizione necessaria per competere, innovare e prosperare.

In questo senso, Salesforce non è soltanto un’azienda di software: è un laboratorio del futuro, un attore che sta scrivendo le regole di un’economia ibrida, in cui capitale umano e intelligenza artificiale convivono come parti complementari di una stessa catena del valore.

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