Sky ha lanciato un appello ad Amazon affinché intensifichi le misure contro lo streaming illegale delle partite di calcio, in particolare quelle trasmesse su Prime Video. La richiesta evidenzia le crescenti preoccupazioni dei broadcaster sui danni economici causati dalla pirateria digitale e il ruolo delle grandi piattaforme nell’arginare il fenomeno.
Il Boom dello streaming illegale e le preoccupazioni dei Broadcaster
Negli ultimi anni la pirateria sportiva è diventata una minaccia sempre più rilevante per le emittenti televisive che investono miliardi nei diritti di trasmissione. Sky, che detiene i diritti su numerose competizioni calcistiche, sostiene che Amazon debba adottare misure più efficaci per identificare e bloccare gli stream pirata sulle proprie piattaforme.
La richiesta arriva in un momento cruciale per l’industria dei media sportivi, con il crescente spostamento dei contenuti verso il digitale e il pay-per-view.
Le piattaforme come Amazon Prime Video, DAZN e altri operatori OTT sono sempre più nel mirino dei pirati, che utilizzano tecniche sofisticate per trasmettere illegalmente eventi sportivi a un vasto pubblico.
Amazon sotto pressione. Quali soluzioni?
Sky non è l’unico operatore a sollevare il problema. In tutta Europa, broadcaster e leghe calcistiche stanno collaborando con le autorità per contrastare lo streaming illegale. Alcune iniziative recenti includono il blocco in tempo reale dei flussi illegali e l’uso dell’intelligenza artificiale per identificare fonti non autorizzate.
Amazon, da parte sua, ha dichiarato di essere impegnata nella lotta alla pirateria e di collaborare con i titolari dei diritti per proteggere i contenuti trasmessi sulla sua piattaforma. Tuttavia, le richieste di Sky suggeriscono che i provvedimenti attuali non siano considerati sufficienti.
Un futuro a rischio per i diritti TV?
L’impatto economico dello streaming illegale è significativo. Secondo alcuni studi, le perdite per i broadcaster e le leghe sportive ammontano a miliardi di euro ogni anno. Se il fenomeno non verrà arginato, potrebbe ridurre il valore dei diritti televisivi, mettendo a rischio il modello di business che finanzia il calcio professionistico.
Sky e altri operatori chiedono, dunque, ad Amazon e ad altre grandi piattaforme digitali di investire di più in tecnologie anti-pirateria e di rafforzare la collaborazione con le autorità per combattere il fenomeno.
La sfida per il futuro sarà trovare un equilibrio tra l’accessibilità dei contenuti per gli utenti e la tutela degli investimenti nel settore.
La battaglia contro la pirateria sportiva è tutt’altro che conclusa, e il coinvolgimento delle big tech come Amazon sarà cruciale per determinare il futuro della trasmissione degli eventi sportivi.
Riusciranno broadcaster e piattaforme a vincere la guerra contro lo streaming illegale?
La risposta influenzerà il futuro del calcio e dell’intera industria dell’intrattenimento sportivo.