BYD accelera in Asia meridionale: il primo veicolo elettrico assemblato in Pakistan sarà pronto entro il 2026

RedazioneRedazione
| 24/07/2025
BYD accelera in Asia meridionale: il primo veicolo elettrico assemblato in Pakistan sarà pronto entro il 2026

Con un impianto nei pressi di Karachi, il colosso cinese dell’auto elettrica punta a conquistare il mercato emergente pakistano e rafforzare la sua presenza nei Paesi con guida a destra. Al centro: produzione locale, ibridi plug-in e nuovi equilibri regionali.

Il gigante cinese BYD, leader globale nel settore dei veicoli elettrici, ha annunciato che il primo veicolo assemblato localmente in Pakistan sarà disponibile tra luglio e agosto 2026. La mossa rientra in un piano strategico più ampio per espandersi nei mercati emergenti ad alto potenziale e per diversificare la produzione al di fuori della Cina, soprattutto in un contesto di crescente pressione sui margini interni a causa della guerra dei prezzi con concorrenti locali come NIO, XPeng e Tesla China.

Il nuovo impianto — in fase di costruzione dal mese di aprile 2025 — sorge nei pressi di Karachi e nasce da una joint venture tra BYD e Mega Motor Company, controllata dal gruppo energetico pakistano Hub Power Company (HUBCO), quotato alla borsa di Karachi. Questo investimento posiziona il Pakistan come hub strategico per le operazioni BYD nell’Asia meridionale, con implicazioni sia economiche che geopolitiche.

Capacità produttiva e scenari di export: un impianto modulare e scalabile

Secondo Danish Khaliq, vicepresidente vendite e strategia di BYD Pakistan, l’impianto sarà inizialmente in grado di produrre circa 25.000 unità annue, su base doppio turno. La produzione inizierà attraverso l’assemblaggio di parti importate dalla Cina, mentre una quota progressiva di componenti non elettrici sarà realizzata localmente, in linea con le politiche industriali del governo pakistano volte a promuovere il valore aggiunto interno.

In una fase successiva, l’impianto potrebbe diventare un centro di esportazione per i Paesi con guida a destra, come Sri Lanka, Sudafrica, Indonesia, Kenya e Bangladesh, a condizione che i costi logistici risultino sostenibili. Questo scenario aprirebbe a BYD nuove rotte commerciali in aree oggi ancora poco presidiate da operatori occidentali o giapponesi.

Domanda interna e proiezioni di crescita: il mercato pakistano è pronto all’elettrico?

Nonostante l’infrastruttura di ricarica in Pakistan sia ancora agli albori, le prime vendite di veicoli BYD importati — avviate nel marzo 2025 — hanno superato le aspettative interne di oltre il 30%, pur attestandosi nell’ordine di alcune centinaia di unità. Si tratta di numeri iniziali, ma indicativi di un potenziale nascente.

Khaliq prevede che nel 2025 il mercato dei veicoli elettrici e ibridi plug-in pakistani crescerà da circa 1.000 unità a oltre 3.000-4.000. BYD ambisce a detenere tra il 30% e il 35% di questa quota, puntando su una gamma di modelli differenziata, affidabile e più accessibile rispetto alle alternative premium europee o coreane.

Plug-in hybrid come soluzione di transizione: la risposta alle carenze infrastrutturali

L’assenza di una rete capillare di stazioni di ricarica elettrica in Pakistan ha spinto BYD — e altri competitor cinesi come MG e Haval — a puntare inizialmente su modelli ibridi plug-in. Questi veicoli, dotati di batteria elettrica ricaricabile e motore a combustione, rappresentano una soluzione intermedia tra sostenibilità e praticità.

Il governo pakistano, per incentivare la mobilità elettrica, ha ridotto del 45% le tariffe elettriche per le stazioni di ricarica a partire da gennaio 2025. Ciò dovrebbe favorire la nascita di infrastrutture private, soprattutto nei centri urbani come Lahore, Islamabad e Karachi.

BYD Shark 6: debutto del pick-up ibrido nella gamma locale

Il prossimo grande passo sarà il lancio del pick-up ibrido plug-in Shark 6. Si tratta di un veicolo versatile, pensato per il mercato asiatico e africano, dove le condizioni stradali e le esigenze logistiche richiedono robustezza, autonomia estesa e costi operativi contenuti.

Con questa mossa, BYD entra in un segmento finora dominato da veicoli a combustione importati dal Giappone o assemblati localmente da Suzuki e Toyota, puntando a conquistare il segmento dei professionisti e delle flotte aziendali.

Dati finanziari: primi segnali di redditività e impatto su HUBCO

Secondo una comunicazione ufficiale di HUBCO, la controllata BYD Pakistan ha registrato un profitto di circa 444 milioni di rupie pakistane (pari a circa 1,56 milioni di dollari) nel primo trimestre del 2025. Un risultato significativo per una fase pre-industriale, che conferma la validità del modello di business adottato: basso capitale iniziale, avvio con veicoli importati, transizione graduale verso l’assemblaggio locale.

Nel medio periodo, ci si attende un consolidamento della redditività attraverso l’espansione della gamma e il potenziale accesso ai fondi di investimento ESG grazie alla natura sostenibile del progetto.

Un laboratorio regionale per l’evoluzione dell’e-mobility

Il progetto di BYD in Pakistan va oltre la semplice apertura di un nuovo stabilimento produttivo. Rappresenta un caso di studio su come le multinazionali dell’automotive possano utilizzare partnership locali, incentivi pubblici e tecnologia flessibile per accedere a mercati ad alto potenziale ma ancora non saturi.

In un mondo che si muove verso la transizione energetica e la decarbonizzazione, la scommessa pakistana di BYD potrebbe diventare un benchmark per altre operazioni in Asia meridionale, Africa e Medio Oriente.

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