Bruxelles ha deciso di sfidare i giganti della tecnologia, avviando azioni regolatorie contro Google e Apple in applicazione del Digital Markets Act (DMA). Nonostante le minacce di ritorsione dell’amministrazione Trump, l’Unione Europea ha accusato Alphabet, la società madre di Google, di abuso di posizione dominante e ha imposto ad Apple di aprire il suo ecosistema ai concorrenti.
La Commissione Europea sta portando avanti azioni regolatorie contro Apple e Google nell’ambito di una legislazione storica volta a introdurre maggiore concorrenza, nonostante le tensioni con il presidente Donald Trump per la rigida regolamentazione dell’UE nei confronti delle grandi aziende tecnologiche statunitensi.
Le accuse contro Alphabet
Mercoledì, la Commissione Europea ha accusato Alphabet, società madre di Google, di aver violato il Digital Markets Act (DMA).
Secondo le conclusioni preliminari, i regolatori temono che il motore di ricerca di Google favorisca i propri servizi rispetto ai concorrenti, nonostante le modifiche apportate al sistema di ricerca. Inoltre, si indaga se l’azienda stia ostacolando la concorrenza rendendo difficile per gli sviluppatori indirizzare i consumatori verso offerte al di fuori del suo app store.
Le aziende che violano il DMA rischiano multe fino al 10% del loro fatturato globale, che possono raddoppiare al 20% per i recidivi.
Google ha dichiarato che la decisione della Commissione “danneggerà le imprese e i consumatori europei, ostacolerà l’innovazione, indebolirà la sicurezza e peggiorerà la qualità dei prodotti”. Ha, inoltre, affermato che i cambiamenti richiesti per Google Search “renderanno più difficile per gli utenti trovare ciò che cercano e ridurranno il traffico verso le imprese europee”.
“Le nuove regole rallentano la capacita’ di innovare”
Nella stessa giornata, la Commissione Europea ha ordinato ad Apple di rendere più aperti i suoi sistemi operativi ai dispositivi connessi, come smartwatch o cuffie di marchi concorrenti. Questa decisione potrebbe costringere Apple ad aprire ulteriormente il suo sistema iOS in Europa, nonostante le concessioni già fatte per evitare azioni regolatorie.
Sebbene la decisione su Apple non comporti immediatamente sanzioni, se l’azienda non dovesse conformarsi, la Commissione potrebbe adottare misure aggiuntive nell’ambito del DMA, che potrebbero portare a multe.
Apple ha risposto affermando che le nuove regole “ci soffocano con burocrazia, rallentando la nostra capacità di innovare per gli utenti in Europa e costringendoci a fornire gratuitamente le nostre nuove funzionalità a concorrenti che non devono rispettare le stesse regole. È dannoso per i nostri prodotti e per i nostri utenti europei”.
Possibili nuovi dazi per proteggere le aziende americane
A partire dalla prossima settimana, l’UE dovrà prendere decisioni ancora più delicate su Apple, Meta e Google per rispettare le scadenze legali di diverse indagini in corso. Queste inchieste potrebbero portare a sanzioni immediate, aumentando il rischio di nuove tensioni commerciali tra UE e USA.
Trump sta valutando dazi contro i Paesi che applicano tasse sui servizi digitali alle aziende americane.