Blackout iberico: Spagna e Portogallo ripristinano la rete elettrica, ma restano interrogativi sulla sicurezza dei sistemi energetici europei

RedazioneRedazione
| 29/04/2025
Blackout iberico: Spagna e Portogallo ripristinano la rete elettrica, ma restano interrogativi sulla sicurezza dei sistemi energetici europei

Un guasto senza precedenti rivela criticità strutturali nella gestione della rete elettrica ad alta penetrazione rinnovabile. Impatti economici, giuridici e geopolitici di una crisi sistemica.

Stamane la rete elettrica di Spagna e Portogallo è stata ripristinata quasi completamente, dopo uno dei blackout più estesi mai registrati in Europa. A poche ore dall’interruzione improvvisa e massiva del servizio, la maggior parte degli ospedali, infrastrutture critiche e reti di trasporto erano tornate operative. Tuttavia, mentre le attività commerciali riprendevano e gli uffici riaprivano, l’origine esatta dell’incidente rimane oggetto di indagine.

Il blackout ha causato la perdita istantanea di circa 15 GW di generazione elettrica in Spagna – pari a oltre il 60% della domanda nazionale – generando un effetto domino su tutta la rete iberica e interrompendo la connessione con la rete francese attraverso i Pirenei.

Cause, vulnerabilità e reazioni immediate

Secondo Red Eléctrica, il gestore della rete spagnola, la disconnessione con la Francia ha causato un crollo generalizzato della stabilità di frequenza, portando al collasso dell’intero sistema. Anche la rete francese ha subito brevi interruzioni, ma il ministro dell’Industria francese Marc Ferracci ha dichiarato che la Francia dispone di strumenti preventivi più robusti, che avrebbero minimizzato l’impatto sul proprio territorio.

L’evento ha imposto il blocco di migliaia di treni e metropolitane, l’attivazione dello stato di emergenza in molte regioni e il dispiegamento di 30.000 agenti di polizia. A Madrid, le autorità hanno offerto bus gratuiti e ospitalità temporanea in stazioni e strutture pubbliche, mentre nei centri urbani si contavano i danni economici causati da ore di inattività nei settori della ristorazione, dei trasporti e dei servizi sanitari.

Rinnovabili sotto osservazione: la stabilità delle reti elettriche nel nuovo mix energetico

L’incidente ha innescato un ampio dibattito sulle implicazioni della crescente penetrazione di energia eolica e solare nelle reti elettriche europee. La Spagna, infatti, è tra i principali produttori europei di energia rinnovabile, ma la maggiore intermittenza delle fonti non programmabili può, in condizioni estreme, ridurre la stabilità della rete e complicare il riavvio dopo guasti estesi.

Come sottolineato dall’analista energetico John Kemp, questo blackout rappresenta un “caso di studio globale” su come i sistemi rinnovabili interagiscono con la resilienza del sistema elettrico. In particolare, si evidenzia la necessità di sistemi di backup, capacità di accumulo (battery storage), tecnologie di gestione predittiva della domanda e interconnessioni europee più robuste e flessibili.

Responsabilità e copertura dei danni

La portata dell’evento solleva anche interrogativi giuridici e assicurativi rilevanti. Qualora si individuassero responsabilità tecniche nella gestione della rete o nella manutenzione degli impianti, potrebbero emergere contenziosi tra gestori, fornitori e utenti industriali.
Inoltre, migliaia di imprese stanno valutando i danni economici indiretti subiti: interruzione di servizio, deterioramento di merci deperibili, danni da inattività. Le coperture assicurative potrebbero non essere attivabili in assenza di una chiara causa riconducibile a errore umano, malfunzionamento o forza maggiore, lasciando molte aziende esposte a perdite non recuperabili.

Geopolitica dell’energia e cooperazione infrastrutturale

L’interruzione delle connessioni elettriche transfrontaliere tra Spagna e Francia evidenzia la fragilità delle infrastrutture condivise europee. In un momento in cui l’Unione Europea punta sulla integrazione dei mercati elettrici e sulla transizione energetica coordinata, episodi di blackout sistemici mettono in discussione l’efficacia delle politiche comuni di sicurezza energetica.

L’evento, inoltre, mette sotto pressione il progetto di costruzione del nuovo cavo sottomarino Bay of Biscay, che dovrebbe rafforzare l’interconnessione tra la penisola iberica e il resto dell’Europa, e fa riemergere l’urgenza di investimenti infrastrutturali resilienti, integrati e cyberprotetti.

Infrastrutture critiche, innovazione e resilienza sistemica

Il blackout che ha colpito la Spagna e il Portogallo rappresenta un campanello d’allarme per tutte le economie avanzate che puntano su un modello energetico decarbonizzato e decentralizzato. Se da un lato le fonti rinnovabili sono fondamentali per la transizione climatica, dall’altro richiedono un ripensamento radicale dell’architettura e della governance dei sistemi energetici.

Per il futuro, la priorità sarà garantire resilienza sistemica, ridondanza tecnica e capacità di risposta automatizzata a eventi estremi. Il caso iberico potrebbe accelerare la definizione di standard europei comuni per la gestione del rischio energetico, la condivisione delle responsabilità e la protezione degli utenti finali.

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