Il posticipo dell’applicazione delle nuove regole europee sul portafoglio di negoziazione riflette le pressioni dell’industria bancaria e la mancata attuazione del pacchetto di riforma da parte di USA e Regno Unito. Un nuovo allineamento normativo globale è al centro del dibattito tra competitività e solidità finanziaria.
La Commissione Europea ha deciso di rinviare di un ulteriore anno, al 1° gennaio 2027, l’entrata in vigore del Fundamental Review of the Trading Book (FRTB), il complesso regime di requisiti patrimoniali e di reporting per le attività di trading bancario previsto dal pacchetto Basel III.
Il differimento, comunicato informalmente ai ministri delle finanze UE dalla Commissaria Maria Luís Albuquerque, rappresenta un segnale chiaro della volontà di Bruxelles di evitare asimmetrie competitive con le istituzioni finanziarie di Stati Uniti e Regno Unito, che non hanno ancora implementato la riforma.
Una pressione crescente dall’industria bancaria europea
Il nuovo rinvio arriva a seguito delle pressioni esercitate da banche europee di rilevanza globale, preoccupate che l’applicazione unilaterale delle regole possa compromettere la loro posizione competitiva nei mercati finanziari internazionali.
Come sottolineato dalla CEO di Commerzbank, Bettina Orlopp: “Dobbiamo essere prudenti nel mantenere la competitività internazionale delle banche europee.”
Il timore condiviso è che, in assenza di un’applicazione simultanea negli altri centri finanziari globali, le banche europee si trovino in svantaggio competitivo, con requisiti più stringenti in termini di capitale a fronte di regole più permissive oltreoceano.
L’approccio modulare proposto dalla BCE
La Banca Centrale Europea, da sempre sostenitrice di un’implementazione rigorosa di Basilea III, ha proposto un compromesso:
- Differimento di un anno per le regole relative ai modelli interni di calcolo del rischio di mercato
- Introduzione graduale dal 2026 al 2029 per l’approccio standardizzato (standardised approach)
L’intento è quello di bilanciare le esigenze di solidità prudenziale con la realtà geopolitica e regolatoria globale, senza rinunciare alla credibilità dell’architettura bancaria europea.
Ritardi e incertezze dagli Stati Uniti e dal Regno Unito
Negli Stati Uniti, l’intero pacchetto Basel III è rimasto sospeso. L’amministrazione Trump ha segnalato l’intenzione di deregolamentare ulteriormente il settore finanziario, in discontinuità con le misure di contenimento dei rischi introdotte dopo la crisi del 2007–2009.
Nel Regno Unito, la Bank of England ha già posticipato l’attuazione delle norme al 2027, mentre non è ancora stato definito un calendario concreto da parte della Federal Reserve.
L’UE, che ha già implementato gran parte del pacchetto Basel III a partire dal 2024, si trova dunque in una posizione di anticipo solitario, rispetto a mercati di riferimento come USA e UK. In contrasto, Cina, Giappone e Canada hanno già adottato le regole da tempo.
Implicazioni legali, finanziarie e geopolitiche
Il rinvio delle norme FRTB:
- Riduce l’incertezza normativa per gli operatori
- Attenua il rischio di frammentazione regolatoria intra-UE
- Mette in evidenza l’urgenza di una governance multilaterale più efficace nel contesto delle riforme di Basilea
L’intervento ha anche una valenza geopolitica: il Presidente francese Emmanuel Macron ha invocato un coordinamento trilaterale tra Unione Europea, Stati Uniti e Regno Unito per evitare discrepanze che possano indebolire la resilienza del sistema finanziario transatlantico.
Armonizzazione o divergenza sistemica?
Il rinvio dell’FRTB rappresenta un’ulteriore fase di stallo nel percorso di convergenza internazionale delle regole bancarie post-crisi. Mentre l’UE tenta di mantenere alta la soglia di rigore regolatorio, si scontra con una realtà globale in cui gli incentivi politici e industriali favoriscono ritardi, eccezioni e approcci nazionali divergenti.
La vera sfida è preservare la stabilità senza sacrificare la competitività, assicurando un livello globale di trasparenza e vigilanza coerente con l’interconnessione dei mercati finanziari moderni.